<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Lettera ai diciottenni
per arruolare donatori

Comune e associazioni del dono lanciano una campagna informativa
Comune e associazioni del dono lanciano una campagna informativa
Comune e associazioni del dono lanciano una campagna informativa
Comune e associazioni del dono lanciano una campagna informativa

Rispondere ad una lettera può salvare una vita. Saranno 522 i neo maggiorenni che riceveranno un invito a diventare donatore, firmato da Avis, Admo, Aido e dal sindaco. Una campagna “Valdagno, città che dona”, per promuovere un gesto fatto in modo anonimo, volontario e gratuito, che vuole fare “rumore” per trovare nuove leve.

A voler metterci la faccia è anche Enrico Vangelista, 34 anni di Valdagno, dal 2009 iscritto all’Avis e nel 2012 donatore di midollo: «Dall’iscrizione nelle liste di Admo alla chiamata sono trascorsi quattro mesi. Il mio midollo serviva ad una donna canadese. Di più non so, perché tutto rimane giustamente anonimo. Il primo prelievo “diretto”, con ricovero al centro trapianti di Borgo Roma a Verona, è durato poco più di 24 ore. Purtroppo chi l’ha ricevuto ha avuto un rigetto e dopo un mese sono stato richiamato per un secondo prelievo per sangue periferico».

In Italia la legge prevede la limitazione di due donazioni ad una stessa persona che non sia consanguinea. «Io ora sono un donatore “morto”, perché non potrò più sottopormi a prelievi a favore di estranei - precisa Vangelista -. Spero tanto che la persona a cui ho donato ce l’abbia fatta. Di solito comunicano se il trapianto è andato a buon fine. Io non l’ho mai saputo ed in cuor mio spero che la lettera si sia persa. Ma anche se ho solo regalato qualche mese in più di vita ne è valsa la pena».

Tra pochi mesi Vangelista dovrà rinnovare la carta d’identità e assicura che ha già pronto il modulo per l’iscrizione all’Aido per la donazione di organi e tessuti. Valdagno, infatti, è stato tra i primi comuni in Veneto, nel 2015, ad aderire alla campagna “Una scelta in comune” con la possibilità di esprimere il consenso alla donazione degli organi al momento del rinnovo del documento. «Lo dico da sindaco e da donatore - commenta Giancarlo Acerbi - la donazione è un gesto di grande responsabilità nei confronti del prossimo. Mi auguro che tanti giovani sceglieranno di compiere questo passo e, grazie al supporto di Avis, Aido e Admo, forniremo tutte le informazioni necessarie a prendere una decisione consapevole».

Anche l’assessore alle politiche sociali, Rina Lazzari non ha dubbi nel definire le tre associazioni «Un fiore all’occhiello per la città. Con il naturale ricambio generazionale è necessario sensibilizzare i giovani ed informarli sulle realtà esistenti perché rinforzino le fila dei volontari. Senza contare che le associazioni dei donatori sono garanti della salute degli iscritti attraverso periodici controlli sanitari gratuiti».

Cesare Meggiolaro, presidente Avis, Barbara Tiso alla guida di Aido e la referente Admo, Michela Fadigato hanno concluso che: «Con il supporto dell’Amministrazione abbiamo voluto dare un segnale, cercando di far conoscere ai diciottenni l’importanza del dono. Chiediamo ai giovani di fermarsi un momento e di riflettere su come spesso un piccolo dono produce grandi effetti».

Veronica Molinari

Suggerimenti