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La scuola scoppia
Dopo dieci anni
via all’ampliamento

La ruspa ha mosso i primi passi ieri per la nuova scuola. CARIOLATO
La ruspa ha mosso i primi passi ieri per la nuova scuola. CARIOLATO
La ruspa ha mosso i primi passi ieri per la nuova scuola. CARIOLATO
La ruspa ha mosso i primi passi ieri per la nuova scuola. CARIOLATO

Ieri mattina, atteso da dieci anni, c’è stato il primo colpo di pala, che ha avviato il cantiere della nuova scuola media dell’istituto comprensivo statale “E. Fermi” di via Europa. Un intervento tanto atteso quanto necessario, visto che la scuola scoppia, ma l’opera era bloccata dal patto di stabilità.

Nell’area verde compresa fra la palestra comunale e l’attuale edifico scolastico saranno costruite otto aule, l’auditorium con 360 posti e il blocco servizi e spogliatoi, tutto in legno. Il progetto privilegia la linea orizzontale, le aule e i servizi sono tutti al piano terra, riducendo così i costi per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Il Comune farà fronte al costo di costruzione pari a 1 milione 850 mila euro, grazie a due contributi, il primo regionale di 586 mila euro e il secondo statale nell’ambito del piano “Scuole sicure” di 760 mila euro, i rimanenti 504 mila saranno coperti con fondi propri.

Si dovranno attendere 350 giorni per vedere ultimati i lavori, ma ieri per gli insegnanti, il personale ausiliario, i genitori e tutte le persone che gravitano all’interno del pianeta scuola, è stato motivo di grande soddisfazione assistere all’avvio dei lavori, convinti che l’emergenza spazi sarà finalmente colmata.

Sono 582 gli alunni che frequentano attualmente la scuola. Di questi 305, di cui 84 provenienti da Brogliano, sono iscritti alla scuola media, mentre sono 277 i bambini delle elementari. Per fare posto alle classi si è dovuto fare di necessità virtù, tanto che negli anni sono sparite tutte le aule dei laboratori e ridotti al minimo gli spazi riservati al personale docente. Senza contare la disponibilità dei genitori ad accettare questa situazione d’emergenza. Si sono inventati spazi per garantire la didattica in attesa della nuova scuola.

Dieci anni d’emergenza, che dovrebbero concludersi fra meno di uno. Perché sia passato così tanto tempo, è lo stesso sindaco Lorenzo Dal Toso a spiegarlo: «Il governo ha finalmente allentato i lacci del patto di stabilità, stabilendo che i soldi spesi per le opere pubbliche appaltate entro il 2015 siano esclusi da questo vincolo. Ormai la gente era stufa di sentirsi recitare sempre lo stesso ritornello, incredula di fronte al fatto che il Comune non potesse spendere i soldi capitalizzati in anni di risparmi».

«Seguiremo con attenzione – conclude il sindaco - l’andamento dei lavori per evitare ritardi».

Aristide Cariolato

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