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La meridiana simbolo dimenticata tra le foglie

L’antica meridiana in pietra di Vicenza si trova all’ingresso del Tennis Club.   FOTO MOLINARI
L’antica meridiana in pietra di Vicenza si trova all’ingresso del Tennis Club. FOTO MOLINARI
L’antica meridiana in pietra di Vicenza si trova all’ingresso del Tennis Club.   FOTO MOLINARI
L’antica meridiana in pietra di Vicenza si trova all’ingresso del Tennis Club. FOTO MOLINARI

Veronica Molinari Foglie secche e terra a coprire un pezzo di storia valdagnese. A pochi passi dalla torre faro installata nel piccolo cortile d’ingresso del “Tennis Club Marzotto” di via Carducci giace abbandonata la meridiana in pietra che negli anni Trenta faceva bella mostra di sè in piazza Cavour. In realtà ora il cubo di pietra fa da basamento ad un vaso e la colonna di circa due metri è per terra mezza sepolta. Per trovarla bisogna sapere dove guardare. È da decenni che è stata dimenticata e chi oggi vuole farla tornare agli antichi splendori se la ricorda abbandonata in quell’angolo da quando era bambino. «Più volte ho interessato l’Amministrazione facendo presente lo stato in cui si trova e il fatto che sarebbe opportuno recuperarla -spiega Guido Scomparin che come gli altri frequentatori della struttura sportiva conosce bene l’opera sculturea- A questo punto ho pensato di coinvolgere la città lanciando una sottoscrizione per valorizzare un reperto della Città Sociale pensando anche a dove collocarla». La memoria storica, ma soprattutto le fotografie dell’epoca, ricostruiscono la sua posizione originale. L’orologio solare era posto, venendo da via Carducci, nella piazza-giardino che esisteva davanti al teatro Rivoli, allora cinema teatro Impero, a lato del circolo operai. Probabilmente con il rifacimento dell’area e la costruzione del palazzo Ciatsa, ex Jolly, di via Bellini la meridiana è stata rimossa e messa in un angolo. «Sono due pezzi decorati con soli, mezze lune, stelle a otto punte e stelle comete -aggiunge Scomparin- La pietra è quella di Vicenza. In vallata le meridiane sono una tradizione tanto che era stato fatto anche un libro, una sorta di mappa. Ho deciso di aprire un conto corrente che avrà come causale “Recupero meridiana storica” e attraverso la pagina Facebook che creerò tutti potranno conoscerlo e verificare lo stato dei lavori. Ci sarà sicuramente bisogno di un restauro visti tutti gli anni che è rimasta alle intemperie, ma soprattutto mezza sepolta dalla terra. Faremo fare un preventivo di spesa e sarò il primo sottoscrittore». Proprio a Recoaro, infatti, nel 2014 erano stati censiti 27 orologi solari dipinti sulle facciate degli edifici ed era stata creata una piccola guida che partiva da quelle del 1700 come sulla chiesa di Santa Giuliana a Merendaore. La ricollocazione nel luogo originale sembra impossibile, visto che la fisionomia della piazza è completamente cambiata e le due aree libere, molto piccole rispetto agli spazi degli anni Trenta, sono ora adibite a parcheggi. Ma anche sulla collocazione Guido Scomparin ha già un’idea. «Potrebbe diventare il simbolo della città. Sono anni che ciclicamente si discute su cosa si possa mettere nella rotonda di Ponte dei Nori. Un bel biglietto da visita potrebbe essere la meridiana, protetta da una teca trasparente. Sarebbe un omaggio all’architetto Francesco Bonfanti artefice della città sociale». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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