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La Conca si spopola Perso in dieci anni il 10% dei residenti

Uno scorcio di via Lelia in  centro a Recoaro
Uno scorcio di via Lelia in centro a Recoaro
Uno scorcio di via Lelia in  centro a Recoaro
Uno scorcio di via Lelia in centro a Recoaro

Recoaro sempre meno abitata e sempre più vecchia. Una decrescita non felice che pare al momento non si possa fermare. I dati dell’Istat dei residenti sono impietosi e fotografano una vera e propria emorragia. Sono 6.268 gli abitanti al 31 dicembre 2018 mentre nel 2007 sfioravano i settemila con 6.982 persone registrate all’anagrafe: 714 residenti in meno in poco più di dieci anni vale a dire il 10%. Gli stranieri in totale sono 176, pari al 2.5% della popolazione. La comunità maggiormente rappresentata è quella romena con 46 residenti seguita da Nigeria, 20, e Macedonia, 18. Il dato che maggiormente balza all’occhio è senza ombra di dubbio l’indice di vecchiaia che è di 239.3 rispetto alla media della provincia di 148.8. Gli over 65 rappresentano infatti il 26.7% della popolazione contro una media vicentina del 21.3% mentre la fascia tra 0 e 14 anni è l’11.2 % sul 14.3% provinciale. Recoaro paga dazio anche nella fascia 15-24 anni con il 9.7% rispetto al 10.2% vicentino e dai 25 ai 34 anni si attesta all’8.3% contro il 10.4% provinciale. Dai 35 ai 64 invece è in linea con 44.1% contro il 43.8%. Insomma, serve qualcosa per evitare che tra un paio di decenni il paese si trasformi in una grande contrada. Non mancano i segnali positivi, è il caso di realtà come Merendaore e Rovegliana, che hanno mantenuto attivi rispettivamente l’asilo e nel secondo caso anche le scuole elementari. Il sindaco Davide Branco osserva: «Recoaro è un paese di montagna che paga lo scotto dell’invecchiamento della popolazione. Rispetto alla pianura poi ci sono meno opportunità di lavoro per i giovani, anche se non manca chi rimane sul territorio e si mette in gioco». «Il ruolo che può svolgere il comune - ritiene il sindaco - è quello di stimolare questi giovani imprenditori e il sorgere di piccole attività sul territorio. Difficile pensare di invertire la rotta nel breve periodo ma nel medio-lungo se il turismo tornerà a richiamare persone nella conca di smeraldo si potrebbe fermare questa decrescita». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Luigi Cristina

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