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L’unione pastorale anticipa i Comuni

Un momento della celebrazione di ieri mattina a Recoaro. FOTO ZILLIKEN In cinquecento per salutare i nuovi parroci dell’unione pastorale
Un momento della celebrazione di ieri mattina a Recoaro. FOTO ZILLIKEN In cinquecento per salutare i nuovi parroci dell’unione pastorale
Un momento della celebrazione di ieri mattina a Recoaro. FOTO ZILLIKEN In cinquecento per salutare i nuovi parroci dell’unione pastorale
Un momento della celebrazione di ieri mattina a Recoaro. FOTO ZILLIKEN In cinquecento per salutare i nuovi parroci dell’unione pastorale

Fusione di Comuni e servizi tra Valdagno e Recoaro? La diocesi dimostra di essere più “avanti” rispetto alle amministrazioni locali e unisce la zona nord della città laniera con una propaggine meridionale della Conca di Smeraldo. È nata ufficialmente l'unità pastorale di “Santa Maria di Panisacco”, che comprende quattro parrocchie valdagnesi, Novale, San Quirico, Campotamaso e Maglio di Sopra ed una di Recoaro, quella della frazione di Fongara.

Un'unione sancita l'altro pomeriggio dal vescovo di Vicenza, monsignor Beniamino Pizziol, che ha deciso di partire proprio dalla parrocchia più piccola, quella del borgo sulla strada per arrivare a Recoaro Mille, con la celebrazione di una messa sul campo sportivo che ha coinvolto circa 500 persone. La decisione, che dopo essere stata soppesata e studiata durante una serie di incontri nei mesi scorsi è divenuta ufficiale il primo settembre, è dovuta alla carenza di nuovi sacerdoti. Quello che per ora è certo è che saranno due i “don” a diventare le colonne portanti dell'unità pastorale. Dopo l'investitura ufficiale, si tratta di don Vincenzo Faresin che ha guidato la parrocchia di Novale e di don Antonio Zanella che arriva da Campodalbero, nel veronese.

Con loro, un diacono e due presbiteri. Quest'organizzazione è stata progettata per durare almeno nove anni. L'organizzazione dovrebbe prevedere un grande coinvolgimento dei fedeli e dei laici: come parrocchia baricentrica e meglio attrezzata, infatti, dovrebbe essere quella di Maglio di Sopra ad avere sempre la canonica attiva. Le altre, a turno, dovranno essere gestite proprio dal popolo dei fedeli, che dovranno vincere le diffidenze per creare un'unica grande parrocchia. Toccherà a loro gestire le prenotazioni di matrimoni, battesimi e tutte le altre incombenze tipiche della quotidianità.

La settimana scorso, durante un'altra omelia, lo stesso don Faresin ha rassicurato i fedeli di Novale sul fatto che non se ne sarebbe andato. Tutti i delegati parrocchiali che l'altro giorno sono sfilati davanti al vescovo per impegnarsi in questa nuova avventura, non hanno nascosto le paure e le difficoltà che , ma hanno promesso il massimo impegno. «Per anni, in Cina, è stata la comunità dei battezzati a diffondere la parola, anche se è necessario un ministro di Dio -ha spiegato monsignor Pizziol nell'omelia-. I parroci che guideranno questa unità pastorale vengono da esperienze forti ed i fedeli devono camminare tutti insieme a loro». Alla cerimonia, molto partecipata, erano presenti il sindaco di Valdagno Giancarlo Acerbi, accompagnato dal suo assessore Federico Granello e, in rappresentanza del sindaco di Recoaro Giovanni Ceola, c'era l'assessore al bilancio Lisa Storti. Non è casuale ma simbolica la scelta di monsignor Pizziol di iniziare questa nuova avventura da Fongara: si tratta della realtà più piccola, con i suoi 170 abitanti con 525 anni di storia.

Karl Zilliken

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