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L’ospedale è potenziato
«Stiamo investendo»

L’ingresso all’ospedale San Lorenzo di Valdagno.  FOTO MOLINARI
L’ingresso all’ospedale San Lorenzo di Valdagno. FOTO MOLINARI
L’ingresso all’ospedale San Lorenzo di Valdagno.  FOTO MOLINARI
L’ingresso all’ospedale San Lorenzo di Valdagno. FOTO MOLINARI

Una culla termica salvavita e la partoanalgesia per affrontare la nascita senza dolore. Sono gli ultimi arrivati al punto nascite del San Lorenzo a meno di un anno e mezzo dalla paventata chiusura. All’ospedale si respira aria di potenziamento ed il reparto maternità si conferma punto di riferimento per le mamme della vallata. Alle parole sono seguiti i fatti e la Regione ha dato nuovo impulso al servizio anche in risposta alla manifestazione che, a giugno dello scorso anno, aveva portato in piazza oltre 8 mila cittadini in difesa del punto nascite. Il primario Giovanni Martini guida 50 professionisti: un coordinatore infermieristico ed uno ostetrico, 7 infermieri al nido, 9 ostetriche, 14 infermieri di ostetricia-ginecologia, 11 operatori socio sanitari e 7 medici. Per una media di 400 parti all’anno, negli ultimi 12 mesi è stato attivato il servizio della partoanalgesia ovvero il parto indolore, accompagnato ad incontri di formazione al San Bortolo di Vicenza soprattutto per gli anestesisti, veri protagonisti di questa rivoluzione. Senza dimenticare che al nido sono presenti i pediatri e il direttore di pediatria del capoluogo. Da due mesi, inoltre, in ostetricia è a disposizione una termoculla, un’incubatrice per il trasporto del neonato per far fronte all’eventuale emergenza.

«Sono orgoglioso dell’attenzione della vallata nei confronti di un servizio così importante -commenta il sindaco Giancarlo Acerbi-. Con Regione e Ulss non è mai venuto meno il dialogo, fattore fondamentale per rispondere alle esigenze di un territorio con oltre 60 mila abitanti e svantaggiato per conformazione geografica». A fare il punto ci pensa il Direttore generale dell’Ulss 8, Giovanni Pavesi: «Negli ultimi mesi abbiamo introdotto una serie di servizi e dotazioni innalzando gli standard di sicurezza e di comfort per i neonati e per le mamme. Queste novità rientrano nell’ambito di una generale e forte attenzione per il San Lorenzo. Oltre, ad esempio, al nuovo reparto di emodialisi con un investimento che supera il 1 milione di euro, ora è in funzione l’ambulanza medicalizzata h24, sono stati creati 4 posti letto di terapia osservazionale post operatoria intensiva e sono stati riattivati gli ambulatori di oncologia». E per il futuro? «Stiamo assegnando i lavori per la ristrutturazione del pronto soccorso -risponde Pavesi- che termineranno nei primi mesi del nuovo anno». Mentre l’associazione Progetto salute Valle Agno con il suo presidente Giovanni Perazzolo afferma che «L’attenzione al San Lorenzo e ai servizi socio-sanitari del territorio continuano ad essere al centro del nostro operato».

Veronica Molinari

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