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Valdagno

Il mondo della moda
incrocia le braccia
In 300 al corteo

Sciopero del tessile a Valdagno (FOTO MASSIGNAN)
Sciopero del tessile a Valdagno (FOTO MASSIGNAN)
Sciopero del tessile a Valdagno (FOTO MASSIGNAN)
Sciopero del tessile a Valdagno (FOTO MASSIGNAN)

VALDAGNO. L’intero settore del tessile abbigliamento incrocia le braccia oggi dopo la rottura delle trattative per il contratto. L’astensione dal lavoro, che nel Veneto interessa potenzialmente circa 50 mila lavoratori, in gran parte donne, durerà l’intera giornata e sarà costellata da presidi, a partire da quelli davanti allo stabilimento Marzotto (dove stamattina si sono date appuntamento oltre trecento persone)  di Valdagno o alla Benetton a Treviso. 

I sindacati Cgil, Cisl e Uil dicono che è solo l’inizio di una fase di mobilitazione che già vede annunciata una grande manifestazione a dicembre. «Il braccio di ferro tra Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil e Sistema Moda Italia riguarda - dice il segretario generale della Filctem Cgil del Veneto, Stefano Facin - l’essenza stessa del contratto. Sistema Moda, infatti, vuole ridurre diritti e retribuzioni proponendo un contratto che definisca i minimi contrattuali ex post, in base ad una verifica dell’inflazione alla fine di ogni anno, anziché semplicemente prevedere gli aumenti in busta paga come è sempre avvenuto». Una richiesta «inaccettabile» per Filctem, Femca, Uiltec, «che si aggiunge ad altre pretese - respinte al mittente - quali la restituzione di 72 euro del precedente rinnovo, che risultano dallo scostamento tra inflazione programmata ed effettiva»Sciopero oggi del comparto tessile e moda del Veneto, in seguito alla rottura della trattativa sul rinnovo del contratto nazionale tessile di lavoro. 

Giorgio Zordan

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