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Il mercato agricolo trasloca
È guerra sulla convenzione

L’opposizione: «Spostato senza avvisare nessuno» La maggioranza: «Nulla faceva pensare al mancato rinnovo della convenzione per l’utilizzo degli spazi»
Uno scorcio del mercato agricolo ora trasferito in piazza Cavour. K.Z.A destra i banchi dell’opposizione lasciati vuoti in aula consiliare. K.Z.
Uno scorcio del mercato agricolo ora trasferito in piazza Cavour. K.Z.A destra i banchi dell’opposizione lasciati vuoti in aula consiliare. K.Z.
Uno scorcio del mercato agricolo ora trasferito in piazza Cavour. K.Z.A destra i banchi dell’opposizione lasciati vuoti in aula consiliare. K.Z.
Uno scorcio del mercato agricolo ora trasferito in piazza Cavour. K.Z.A destra i banchi dell’opposizione lasciati vuoti in aula consiliare. K.Z.

Karl Zilliken

Lo spostamento del mercato agricolo a chilometro zero fa scoppiare la polemica in Consiglio. Un caos, al punto, che le opposizioni abbandonano l’aula. Situazione tornata nella normalità, solo dopo l’ammissione da parte di sindaco e maggioranza di aver «gestito la questione con leggerezza».

I consiglieri di Lega, Nuova Valdagno, M5S e Forza Italia, durante le dichiarazioni che abitualmente anticipano la votazione di delibere, hanno preso la parola a turno: «Il mio voto non conta nulla e la mia presenza è inutile – hanno tuonato – Per questo, lascio l'aula». La questione, come già anticipato dal nostro Giornale, è relativa al fatto che il Comune era stato costretto a traslocare i banchi del mercato agricolo, con 24 espositori, da piazza Verdi a piazza Cavour, poiché l’area utilizzata davanti all’ex teatro Rivoli è privata.

Ma la giunta comunale aveva continuato a considerarla pubblica per assegnare i posti perché per il Comune l’accordo di utilizzo con il proprietario Stefano Talin «era ancora in vigore, anche se in scadenza». Niente affatto per la proprietà che aveva confermato che «la convenzione era già scaduta».

Per i portavoce della minoranza Francesca Vitetta di Nuova Valdagno e Giuseppe Ciambrone di M5S «è inconcepibile che, dopo un anno di lavoro condiviso e apprezzato da tutti, con commissioni e un apposito gruppo di studio dedicato al nuovo disciplinare, abbiate deciso improvvisamente e senza avvisare nessuno di spostare il mercato agricolo, andando contro il documento dopo meno di tre mesi». Le opposizioni hanno chiesto anche conto delle «motivazioni che hanno portato allo spostamento del mercato» e in cosa consista «la “sperimentazione” di cui si parla nella comunicazione consegnata agli assegnatari dei posti».

Il consigliere di maggioranza delegato all'agricoltura, Fernando Manfron, ha ribattuto: «Nel predisporre il disciplinare non avevamo preso in considerazione la possibilità di uno spostamento perché nulla faceva presumere che una delle due parti in causa, la proprietà, ponesse difficoltà al rinnovo. Non ci è stata data alcuna garanzia per il prolungamento».

La soluzione di piazza Cavour «è sperimentale - ha aggiunto Manfron - perché la nuova collocazione potrà essere considerata definitiva solo dopo un'attenta valutazione e alcune ridefinizioni dei posti. Riteniamo che in questo modo il mercato sia più visibile e con maggior disponibilità di parcheggi. Abbiamo già avuto apprezzamenti. Se la nuova posizione andrà bene a tutti, anche visto che ci potrà essere l'inserimento di nuove attività produttive, ci sarà un nuovo passaggio in Consiglio. Il comodato d'uso siglato con la proprietà, in piazza Verdi, comunque, assimilava l'area privata a pubblica». «Abbiamo gestito la vicenda con leggerezza - hanno ammesso il sindaco Giancarlo Acerbi e il consigliere di maggioranza Eliseo Fioraso - ma non intendevamo svilire il ruolo dell'opposizione». Il Consiglio è stato interrotto per venti minuti.

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