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Il freddo promuove l’aria
ma restano le ordinanze

Freddo e gelo anche a Valdagno ma Pm10 sotto controllo
Freddo e gelo anche a Valdagno ma Pm10 sotto controllo
Freddo e gelo anche a Valdagno ma Pm10 sotto controllo
Freddo e gelo anche a Valdagno ma Pm10 sotto controllo

Promossa l'aria valdagnese. Lo certifica l'Arpav che ha pubblicato la relazione seguita alla doppia campagna di rilevazione portata a termine dalla stazione mobile per circa tre mesi complessivi tra periodo invernale ed estivo. Nonostante nella città laniera si respiri aria buona, l'amministrazione ha deciso di intervenire con un'ordinanza che contrasta la concentrazione di inquinamento e polveri sottili nel periodo più critico dell'anno.

Sia chiaro, non si tratta di aria cristallina. Secondo l'indice sintetico determinato dall'Agenzia regionale per la protezione e prevenzione ambientale del Veneto, infatti, i dati descrivono l'aria a Valdagno per il 34 per cento accettabile, per il 25 per cento mediocre e per il 17 per cento buona. Solo per un complessivo 4 per cento del tempo di esposizione degli strumenti le sostanze rilevate hanno reso l'aria scadente o pessima. Non c'è dubbio, seguendo dati e tabelle, che il periodo critico per Valdagno, come per il resto d'Italia, sia quello invernale. Le sostanze che creano più problemi sono il benzo(a)pirene, il Pm10 e l'ozono. Per quanto riguarda il benzo(a)pirene, al momento per Valdagno sono disponibili esclusivamente i dati riferiti al periodo invernale e questo impedisce di valutare correttamente il rispetto del valore obiettivo di riferimento, che stabilisce come soglia di guardia quello di un nanogrammo per metro cubo di media annuale. Valore che viene raggiunto a Vicenza e che rimane al di sotto della soglia nella stazione scledense. La media invernale calcolata per Valdagno è fissata a 2,1 nanogrammi per metro cubo ed è comunque compresa tra i due valori rilevati dalle stazioni fisse di Vicenza e Schio nel periodo freddo. Per quanto riguarda il famigerato Pm10, la soglia limite è di 50 microgrammi per metro cubo e, nei periodi di rilevazione sono stati dieci i giorni di superamento, tutti nel periodo invernale.

È questo il periodo più critico, come evidenziato da Arpav, sia per l'aumento della combustione della legna, sia per l'inversione termica che favorisce il ristagno dell'aria. Arpav ha quindi elaborato una stima per cui la media annuale di concentrazione di Pm10 a Valdagno è di 24 microgrammi per metro cubo, mentre i giorni di superamento del limite si attestano su un valore pari o superiore ai 35, proprio quando scatta l'allarme. Infine, l'ozono: undici ore di superamento della soglia di informazione e 22 giorni in cui è stato rilevato un valore superiore alla soglia obiettivo di 120 nanogrammi per metro cubo. Come già spiegato dall'Agenzia regionale, l'inverno è il periodo più critico. Per questo, il sindaco Giancarlo Acerbi ha emanato un'ordinanza in cui, fino al 15 aprile, sono previsti lo spegnimento degli autobus nelle fasi di stazionamento ai capolinea, dei motori dei veicoli merci nelle fasi di carico e scarico e dei privati in corrispondenza dei semafori di via Sette Martiri, viale Trento, viale dei Lanifici, viale Colombo, via IV Novembre, via San Cristoforo, via Pacinotti e viale Marzotto.

Karl Zilliken

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