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I crolli ridisegnano la pista ciclabile

Con gli interventi legati alla pista ciclabile la zona conosciuta come Busa del Maglio cambierà volto.   VE.MO.
Con gli interventi legati alla pista ciclabile la zona conosciuta come Busa del Maglio cambierà volto. VE.MO.
Con gli interventi legati alla pista ciclabile la zona conosciuta come Busa del Maglio cambierà volto.   VE.MO.
Con gli interventi legati alla pista ciclabile la zona conosciuta come Busa del Maglio cambierà volto. VE.MO.

La nuova pista ciclabile porta parcheggi al Maglio di sopra. Ma il maltempo suggerisce anche modifiche al tracciato. Nella seduta dell’altra sera del Consiglio comunale si doveva iniziare a programmare il tratto mancante del percorso valdagnese con le due varianti urbanistiche da inserire nel piano degli interventi. L’obiettivo è accelerare la procedura di approvazione successiva e rispettare i tempi. E in parte questo è successo: il tratto di circa 3 chilometri che collegherà Maglio di sopra a San Quirico con un finanziamento per i comuni di confine di 2 milioni 69 mila euro e 300 mila di fondi propri prevede un volto nuovo alla zona conosciuta come “Busa del Maglio”. Ma il maltempo ci ha messo lo zampino facendo emergere criticità, come al laghetto Marchesini, che dovranno essere considerate in fase di progettazione. E il consigliere Alessandro Burtini della Lega ha sollevato la questione sottolineando che «il crollo dell’argine ai Marchesini è avvenuto proprio dove doveva passare la pista ciclabile». Il sindaco Giancarlo Acerbi ha rassicurato che «l’Amministrazione è in contatto con il Genio civile e si studierà la soluzione che assicuri la sicurezza dell’opera in ogni suo tratto». Quindi il progetto di massima potrà essere rivisto anche alla luce di quello che l’Agno in questi giorni ha messo in evidenza. Intanto, comunque, l’assemblea ha preso atto dei cambiamenti che avverranno nei 600 metri circa che rappresentano il collegamento tra Novale e Maglio: demolizione del fabbricato tra via Giori e via Gardini, nuovo ponte sull’Agno che si affiancherà a quello esistente, passaggio in Busa con un nuovo parcheggio e un’area pedonale per poi spostare il percorso dalla sinistra alla destra Agno fino al cimitero di San Quirico. «Il nuovo stralcio tra via Gardini e contrada Seladi oltre alle potenzialità per l’offerta turistica legata al laghetto dei Marchesini, al recupero dell’ex fungaia e alla roggia con le centrali, migliora l’accesso per chi abita nell’area della contrada al centro di San Quirico, ora divisi dal profondo “canyon” scavato dall’Agno», spiega il sindaco nel documento presentato. Oltre al nuovo parcheggio previsto in via Santissima Trinità, altri posti auto ci saranno all’incrocio con via Cesare Battisti dopo la demolizione di edifici pericolanti già in parte di proprietà del Comune rispondendo anche all’annosa richiesta dei residenti di avere più posteggi in zona. E se, come fatto notare dal forzista Vittorio Vencato, nell’area dove verrà realizzato il nuovo parcheggio in Busa c’è un manufatto protetto da un’aiuola, il sindaco ha ribadito che «non è ancora iniziata la fase progettuale vera e propria. Ogni particolare architettonico di pregio sarà conservato». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Veronica Molinari

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