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Giostra a chilometro zero
Il legno è “fatto in casa”

La nuova giostra realizzata con il legno delle Piccole Dolomiti. ZILLIKEN
La nuova giostra realizzata con il legno delle Piccole Dolomiti. ZILLIKEN
La nuova giostra realizzata con il legno delle Piccole Dolomiti. ZILLIKEN
La nuova giostra realizzata con il legno delle Piccole Dolomiti. ZILLIKEN

Può uno scivolo da 20 mila euro far ripartire l’economia montana? Sì, se viene costruito con il legno di castagno certificato delle Piccole Dolomiti. Ieri mattina, nel parco giochi di Foro Boario, nel centro di Valdagno, si è chiuso un cerchio di cui si trovano le prime tracce poco più di dodici mesi fa. Per la prima volta, un gioco interamente costruito con legno certificato delle Piccole Dolomiti, proveniente in particolare dagli alberi di castagno, è stato installato da un’amministrazione pubblica.

Come per il cibo, il chilometro zero aiuta anche l’industria del legno a risollevarsi da una situazione stagnante. Il progetto è guidato dall’associazione forestale vicentina con i tecnici Enrico Pozza, Marco Grendele e Carlo Klaudatos. Sono stati loro ad andare casa per casa tra Brogliano, Valdagno, Recoaro, Valli del Pasubio, Torrebelvicino e Schio (Comuni che hanno siglato un protocollo d’intesa finalizzato ad ottenere finanziamenti regionali e mettere in campo azioni di marketing) per proporre ai proprietari di boschi di unirsi in un consorzio e lavorare per la certificazione. Non è stato un lavoro semplice, ma ora con oltre 50 proprietari uniti, c’è un bosco diffuso che vale circa 33 ettari, da cui è possibile ricavare il legno certificato di castagno delle Piccole Dolomiti.

Il progetto è supportato da Regione, Veneto Agricoltura, oltre che dal Consorzio legno Veneto. Il concetto è basilare: i “taglialegna” ottengono la materia prima, i falegnami delle valli dell’Agno e Leogra la lavorano ed i produttori creano elementi d’arredo o giochi, come ha fatto in questo caso la Pozza 1865 Srl di San Quirico. All’iniziativa hanno aderito altre aziende del territorio come la Montagna F.lli srl, Profilegno srl, Falegnameria Cocco Gabriele e Zordan srl.

«Filiera corta è un’idea che ha cambiato le sorti dell’agroalimentare italiano - spiega Giustino Mezzalira, direttore della sezione ricerca e gestioni agro-forestali di Veneto Agricoltura-. Ora si tratta di applicarla ad altri comparti, come la filiera foresta-legno. Siamo un Paese sempre più ricco di boschi, dobbiamo trasformare la risorsa legno in un’opportunità per l’economia locale e l’ambiente». Il sindaco di Valdagno, Giancarlo Acerbi, presente all’inaugurazione dello scivolo con i colleghi di Recoaro, Giovanni Ceola, e di Brogliano, Dario Tovo, ha concluso: «Il progetto valorizza e dona una nuova dignità alle risorse del territorio. Accanto alla ritrovata attenzione verso i nostri boschi, si è creata una filiera virtuosa, certificata e di alta qualità che mette insieme pubblico e privato».

Karl Zilliken

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