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Donne da salvare
Sul rogo stavolta
c’è Babbo Natale

Un particolare delle maschere al rogo pensate dagli studentiL’installazione realizzata dai ragazzi delle scuole medie dove a bruciare questa volta è Babbo Natale
Un particolare delle maschere al rogo pensate dagli studentiL’installazione realizzata dai ragazzi delle scuole medie dove a bruciare questa volta è Babbo Natale
Un particolare delle maschere al rogo pensate dagli studentiL’installazione realizzata dai ragazzi delle scuole medie dove a bruciare questa volta è Babbo Natale
Un particolare delle maschere al rogo pensate dagli studentiL’installazione realizzata dai ragazzi delle scuole medie dove a bruciare questa volta è Babbo Natale

«Non bruciate la Befana». Le Feste natalizie sono alle porte ed in lontananza qualcuno inizia ad avvertire il crepitio dell'immancabile “Rogo della stria”.

Sono decine, forse centinaia, le befane che ogni anno vengono sacrificate su altrettante pire di legno. Le vecchie streghe, da molti identificate come immagini della Befana vengono arse e, dall'andamento del falò e dalla direzione del fumo e delle faville, sarebbe possibile intuire come sarà il nuovo anno.

LA TRADIZIONE. Una tradizione vecchia di secoli, molto diffusa non solo nella Valle dell'Agno ma in tutto il Veneto e, con declinazioni differenti, in gran parte dell'Italia settentrionale. Ma nessuno pensa mai alla vecchina che tra il 5 ed il 6 gennaio riempie di dolci la calza? Come si sentirà dopo essere stata bruciata così tante volte? I ragazzi delle scuole secondarie di primo grado dell'Istituto comprensivo “Valdagno 2” guidato da Eleonora Schiavo, grazie all'impulso del professore Franco Daniele, si sono interrogati sull'argomento. E non a cuor leggero, soprattutto in un periodo storico in cui le discriminazioni di genere e le violenze sulle donne sono al centro del dibattito e della triste cronaca quotidiana. L'iniziativa “Salviamo la Befana” ha coinvolto circa 200 ragazzi delle classi prime, seconde e terze delle sezioni c, e ed f della scuola media di via Lungo Agno Manzoni.

SIMBOLO. Ma chi salverà la vecchia e la sua scopa? Semplice: l'uomo simbolo nel Natale, Santa Claus. Sarà lui l'eroe che deciderà di farsi ardere per troncare questa tradizione sessista.

Gli alunni, infatti, sono stati invitati ad esprimere un'invocazione di salvezza riguardo al sacrificio imposto alla Befana. Un messaggio sì spiritoso perché a tinte natalizie ma soprattutto solidale nei confronti della questione femminile che resta sempre aperta e, giorno dopo giorno, è sempre più allarmante e sentita. Il dirigente scolastico Eleonora Schiavo commenta: «È un'iniziativa importante che acquista ancora più valore perché nata da una riflessione avvenuta prima in classe. Sono molto soddisfatta del lavoro del professore e degli alunni su una tematica così delicata. Abbiamo voluto mettere l'accento su una tradizione, leggendola in una chiave inusuale, quella dei diritti umani».

«Sono tematiche che andrebbero affrontate più spesso e anche prima -aggiunge il presidente del Consiglio d'istituto, Paola Tinello-. Le donne possono dare molto a questa società ed è giusto che i ragazzi lo capiscano da subito, da quello che accade dentro le mura domestiche a quello che succede sulle strade».

Karl Zilliken

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