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“Difensori” delle acque Arriva un nuovo diploma

Il laboratorio di chimica dell’Iti Marzotto potrà essere usato anche dai nuovi tecnici. MOLINARI
Il laboratorio di chimica dell’Iti Marzotto potrà essere usato anche dai nuovi tecnici. MOLINARI
Il laboratorio di chimica dell’Iti Marzotto potrà essere usato anche dai nuovi tecnici. MOLINARI
Il laboratorio di chimica dell’Iti Marzotto potrà essere usato anche dai nuovi tecnici. MOLINARI

Veronica Molinari L’oro blu della valle dell’Agno arriva tra i banchi di scuola. La commissione d’ambito ha dato il via libera ai futuri tecnici che usciranno dal professionale “Luzzatti” con in tasca un diploma in “Gestione delle acque e risanamento ambientale”. Il corso partirà a settembre. «Stiamo solo aspettando la conferma ufficiale da Venezia - spiega la dirigente Afra Gecele -. A Vicenza è stato approvato all’unanimità dalla commissione e ha ottenuto i pareri favorevoli del provveditorato e del rappresentante della Provincia. È un indirizzo con grandi possibilità di sbocchi lavorativi vista la morfologia del nostro territorio. La scelta di concorrere per aggiudicarci il nuovo corso di studi è stata ben tarata e va nella direzione della sinergia tra il “Luzzatti” e del tecnico industriale “Marzotto”». Nella pratica, con la fusione dei due istituti, i ragazzi potranno usufruire dei laboratori già attivi nelle sedi: gli studenti dell’Iti di meccatronica useranno quelli di meccanica di via de Gasperi e quelli del professionale del nuovo indirizzo si misureranno nei laboratori di chimica e microbiologia di via Carducci. Ed è stata una corsa contro il tempo presentare la domanda. «A novembre è arrivato l’invito a manifestare interesse e il primo dicembre quello di presentare la documentazione entro il 9 - aggiunge Gecele -. È stato fatto un lavoro in sinergia con l’assessorato all’istruzione per non farsi scappare una possibilità enorme». Lo conferma l’assessore Liliana Magnani: «Si può partire dalla presenza delle fonti di Recoaro per capire il ruolo strategico di questo indirizzo. Esistono, oltre a quelle centrali, quelle decentrate che hanno caratteristiche molto diverse e richiedono controlli e analisi che le mantengano inalterate. Altrettanto importante il risanamento ambientale, in un territorio delicato come il nostro. Da qui partano corsi d’acqua che diventano acquedotti per la vallata e non solo, quindi ben vengano figure professionali che monitorino la qualità». Se non bastasse, c’è anche la presenza di Impianti Agno con il percorso di centraline elettriche e la sua acquisizione dell’ex fungaia a San Quirico per un progetto di riqualificazione. «Tutti importantissimi sviluppi per la città che si avvantaggerebbero di questa nuova figura professionale - conclude Magnani -. Il grande investimento di Impianti Agno potrebbe diventare una risorsa incredibile per il futuro lavorativo dei giovani, attraverso la realizzazione di un parco delle acque». Le potenzialità del futuro diploma emergono anche guardando alla valle del Chiampo, terra della concia: «Ho letto la presenza di tutte le Amministrazioni coinvolte alla commissione d’ambito come il segnale della forte attenzione su questo tema e l’intervento positivo del sindaco di Arzignano dà l’idea di come la formazione di tecnici con specifiche qualifiche sarà una risorsa per l’area». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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