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Valdagno

Chimici e tessili
Sfida sul campo
ricordando Pietro

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La squadra dei chimici con il trofeo dopo la tradizionale sfida.  FOTO DONOVAN CISCATO
La squadra dei chimici con il trofeo dopo la tradizionale sfida. FOTO DONOVAN CISCATO
Valdagno, sfida tra Chimici e Tessili (STUDIOSTELLA-CISCATO)

VALDAGNO. La voglia di riscatto della Nobiltà Chimica, a digiuno da cinque anni, questa volta ha avuto la meglio sul Tex Power. La storica disfida tra i due indirizzi dell’Istituto tecnico statale intitolato a Vittorio Emanuele Marzotto si è risolta con il ritorno al successo dei Chimici che hanno regolato con un netto 4-1 i Tessili grazie alle reti realizzate da Matteo Dambi (doppietta), Sebastiano Corato e Luca Pretto; il gol della bandiera per i Tex, che era valso anche il momentaneo pareggio, porta la firma di Matteo Visonà. (IL VIDEO)

 

Una tradizione parecchio sentita, quella della partita di calcio, che trova le sue radici verso la fine degli anni ’50. Indimenticate le coreografie degli anni ’70 (i Tex immancabilmente si presentavano in campo con una pecora al guinzaglio), come ricorda la vice preside Annalisa Castagna, quando «i vincitori facevano il funerale agli sconfitti trasportando una cassa da morto per le vie della città». Pubblico delle grandi occasioni ieri mattina allo Stadio dei Fiori: tribuna nord riservata agli studenti-supporter dei Chimici, quella sud ai Tessili, in mezzo a fare divisorio quelli del “Luzzatti” invitati come ospiti d’onore dato che il prossimo anno le due scuole si fonderanno in un unico istituto da 1.200 studenti. «Una tradizione – ha sottolineato la dirigente Afra Gecele – molto sentita. Mi congratulo per la correttezza dimostrata dai due schieramenti, anche gli striscioni appesi sono accettabili».

 

Le tifoserie hanno sostenuto i propri beniamini con incitamenti e cori continui (alcuni irripetibili) a testimonianza di quanto fosse sentito l’incontro. Parecchi gli striscioni appesi sulla gradinata, non sono mancati tamburi, trombe, megafoni e bandiere. Formazioni lunghe composte da 22 elementi per affrontare la calda giornata e consentire cambi volanti, con panchine che si guardavano in cagnesco evitando anche l’ortodossa stretta di mano. I 90 minuti sono stati scanditi dalla musica sparata dai potenti altoparlanti installati in tribuna d’onore. Le azioni sono stati accompagnate dalla cronaca di Luca Valmorbida, speaker ufficiale. Prima del fischio d’avvio stadio in silenzio per un minuto per commemorare la scomparsa di Pietro Marzotto.

 

Ad attaccare con insistenza nelle fasi iniziali sono stati proprio i Chimici, pervenendo a metà frazione al meritato vantaggio. Durato però solo un minuto perché alla ripresa del gioco i Tessili hanno trovato subito il pari. La maggior incisività in fase d’attacco dei giocatori in maglia verde ha però fatto la differenza ed il primo tempo s’è chiuso sul 3-1. Nella ripresa biancorossi alla ricerca della rimonta (ad un certo punto si sono ritrovati anche con un giocatore in più in campo, prontamente allontanato dall’arbitro) con i Chimici a colpire di rimessa fino al 4-1. Al triplice fischio incursione della curva verde sotto quella dei Tex per gli sfottò di rito. La contentezza per la vittoria ha fatto dimenticare ai Chimici il protocollo: a premiare i vincitori doveva essere la dirigente scolastica, ma la coppa è arrivata in campo quando ancora Gecele si stava avviando verso il campo. 

Giorgio Zordan

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