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Campi di patate distrutti dal passaggio dei cinghiali

I campi danneggiati dai cinghiali
I campi danneggiati dai cinghiali
I campi danneggiati dai cinghiali
I campi danneggiati dai cinghiali

Patate Monte Faldo De.Co a rischio cinghiali. Un podere in località Morgante a confine con Quargnenta di Brogliano è stato devastato qualche notte fa. È solo l’inizio, perché quasi sicuramente i suidi torneranno per cibarsi del prezioso tubero, con cui le donne di Selva confezionano gli gnocchi, che hanno fatto celebre la frazione collinare di Trissino nella regione Veneto. «I cinghiali in questi mesi sono vissuti nei boschi, che circondano i poderi coltivati a patata, nutrendosi di castagne, ghiande e radici, e di notte escono in cerca di cibo – afferma Francesco Pellizzaro, 66 anni, che ha visto il suo appezzamento di terreno preso di mira dai cinghiali, che hanno tracciato solchi profondi, in parte livellati dagli acquazzoni - . Si tratta di scrofe con la prole ghiotta delle patate ancora di piccole dimensioni, sono i cinghialini che fanno i maggiori danni alla coltivazione. In pochi giorni hanno già fatto un danno notevole. C’è il pericolo che i cinghiali, una volta che hanno fiutato il posto, ritornino per completare il saccheggio. È impossibile fermarli, perché una recinzione plasticata non sortisce nessun effetto, tanto meno si può impedire la devastazione recitando il podere con una rete metallica, perché intorno c’è il bosco. Spero solo che si dimentichino del posto e si possano salvare i 2.500 metri coltivati di patate». In pericolo sono tutti gli appezzamenti di terreno, che si trovano disseminati nelle radure dei boschi, compresi fra Qauargnenta e Selva. L’anno scorso i cinghiali hanno devastato le coltivazioni e gli orti nel versante verso Cornedo in località Savegnago e Carletti. I contadini hanno abbandonato le coltivazioni, perché non si potevano salvare gli ortaggi dall’ingordigia dei cinghiali, che lasciavano il terreno come arato dal vomere. Ora questi mammiferi stanno risalendo i luoghi e si stanno avvicinando ai monti di Selva. Le prime avvisaglie si sono viste il località Morgante, devastazioni comprese. «Sarebbe opportuno intensificare l’abbattimento dei cinghiali, perché sono troppo prolifici» aggiunge Pellizzaro. Al comando di polizia provinciale fanno sapere che ormai la presenza dei cinghiali costituisce un serio problema nelle zone collinari vicentine. Ci sono squadre di cacciatori autorizzati all’abbattimento dei capi. Ma il problema resta e non è di facile soluzione. Un censimento è difficile da compilare, il loro numero cresce, perché sono animali molti prolifici, come sono sempre più in aumento i danni alle coltivazioni. Ora dopo il saccheggio al podere di Pellizzaro, la paura comincia a serpeggiare fra i coltivatori delle patate De.Co. di Selva. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Aristide Cariolato

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