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Bloccato 5 mesi dopo l’incidente

L’immagine sfuocata che ha permesso di risalire al mezzo. ZORDAN
L’immagine sfuocata che ha permesso di risalire al mezzo. ZORDAN
L’immagine sfuocata che ha permesso di risalire al mezzo. ZORDAN
L’immagine sfuocata che ha permesso di risalire al mezzo. ZORDAN

Giorgio Zordan

Inchiodato dalle telecamere intelligenti a cinque mesi dall’incidente. Lo aveva provocato lo scorso maggio, allontanandosi senza lasciare i propri dati. Giovedì pomeriggio è stato bloccato e denunciato grazie al Targa System. A finire nei guai un “padroncino” della Repubblica Ceca, P.C., 54 anni, residente nel Paese dell’Est. Ora dovrà rispondere di fuga dal luogo dell’incidente e per un po’ non potrà rimettersi al volante: la patente gli è stata ritirata in attesa di un pronunciamento della Prefettura.

L’INCIDENTE. Lo scorso 19 maggio il trasportatore, al volante di un furgone Mercedes Sprinter di colore scuro, era entrato in collisione con un’auto nei pressi della rotatoria che immette sul viale alberato di accesso a nord di Cornedo. L’altro mezzo coinvolto era condotto da una donna con a bordo la figlioletta di 5 anni, l’unica a riportare conseguenze fisiche: dopo essere stata visitata al pronto soccorso, era stata rinviata alle cure del proprio medico. Il padroncino, dopo essere sceso per verificare i danni ai due veicoli, era risalito sul proprio mezzo allontanandosi dal luogo del sinistro senza lasciare i propri dati.

INDAGINI. Una foto, sfocata del furgone, scattata dalla donna, ma soprattutto le immagini delle telecamere del Targa System passate pazientemente al vaglio al comando di corso Italia avevano permesso di individuare con certezza la targa del veicolo, e quindi di diramare una richiesta di rogatoria internazionale di ricerca per stabilire chi fosse al volante: tra le segnalazioni arrivate, anche una dalla Germania.

L’AVVISTAMENTO. Giovedì pomeriggio è scattato l’allerta alla centrale operativa: le telecamere poste in uscita dal traforo hanno segnalato il passaggio del furgone la cui targa era stata inserita nella black list dei veicoli da ricercare. «A questo punto» spiega il comandante Daniele Vanni «l’operatore ha avvisato le pattuglie in servizio: una era a Recoaro, l’altra a Castelgomberto. Entrambe si sono messe alla caccia e, all’altezza di località Bonomini, hanno bloccato il furgone».

IDENTIFICAZIONE. Quando è stato fermato l’autista, che poi s’è appurato eseguiva periodicamente trasporti dalla Valle dell’Agno in Repubblica Ceca con il furgone di proprietà, è rimasto sorpreso. Non pensava di essere ricercato: prima di lasciare il luogo dell’incidente aveva fotografato la targa dell’altro mezzo coinvolto e per lui era sufficiente. Ma così non dicono le leggi italiane. Una volta identificato è stato denunciato.

Soddisfatto il consiglio di amministrazione della polizia “Valle Agno” «Esprimo compiacimento» ha dichiarato il presidente Francesco Lanaro, «per il risultato ottenuto. Un’ulteriore testimonianza che i soldi dei cittadini sono stati spesi bene: il Targa System ha svolto in pieno la sua funzione, ovvero garantire gli automobilisti che circolano sulle nostre strade».

Anche nei giorni scorsi le telecamere hanno immortalato un’auto che non risultava assicurata da tre anni.

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