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Bilancio a rischio
Richiamato da casa
consigliere malato

I banchi della sala consiliare lasciati vuoti dai rappresentanti della minoranza in segno di protesta. ZILLIKEN
I banchi della sala consiliare lasciati vuoti dai rappresentanti della minoranza in segno di protesta. ZILLIKEN
I banchi della sala consiliare lasciati vuoti dai rappresentanti della minoranza in segno di protesta. ZILLIKEN
I banchi della sala consiliare lasciati vuoti dai rappresentanti della minoranza in segno di protesta. ZILLIKEN

L’influenza ha messo a rischio il bilancio 2017-2019. Solo una chiamata in extremis per far correre in aula un consigliere malato ha permesso di far tornare i conti e approvare il documento economico. Le cifre, come i 3 milioni di euro per il sociale, i 5 milioni di opere pubbliche, risorse per la cultura da 424 mila euro, oltre alla riduzione dell’indebitamento, non sono state al centro del dibattito dell’ultimo consiglio comunale. La situazione, infatti, ha preso una piega più simile ai giochi politici tipici delle camere del Parlamento.

Quando la discussione è arrivata al punto, mentre l’assessore al bilancio Liliana Magnani si apprestava a prendere la parola per illustrare le strategie comunali per il prossimo triennio, si è prenotata Francesca Vitetta, consigliere di minoranza della lista civica “Nuova Valdagno”, chiedendo al presidente dell’assemblea, Martino Gasparella se, in caso di un’uscita in massa dall’aula delle minoranze ci sarebbe comunque stato il numero legale per approvare il documento finanziario. Alla risposta negativa di Gasparella, viste le molte assenze tra i banchi della maggioranza a causa di mali di stagione, l’opposizione in blocco ha abbandonato l’aula. Come da regolamento, la seduta è stata interrotta per un quarto d’ora prima di effettuare nuovamente la verifica del numero legale.

La pausa ha acceso lo scontro nei corridoi del Comune, con l’ex titolare del bilancio Federico Granello che ha alzato i toni nei confronti delle minoranze invitando i gruppi «ad un maggiore senso di responsabilità per rispetto dei cittadini, non facendo sempre e solo quello che vi fa comodo». Durante la piccola bagarre, insolita per l’assemblea cittadina valdagnese, è partita dai banchi della maggioranza una provvidenziale telefonata al consigliere Eliseo Fioraso, costretto a casa dalla febbre che, in tutta fretta, ha raggiunto l’aula. Entrando in municipio, prima di riprendere il suo tradizionale aplomb, il rappresentante Pd si è lasciato sfuggire un commento tagliente: «Con questa opposizione siamo alla frutta».

Grazie al recupero in extremis di Fioraso, è stato ripristinato il numero legale e, con una decisione a sorpresa, anche la minoranza ha ripreso posto nei banchi del consiglio, votando compatta contro il piano pluriennale di investimenti della giunta guidata da Giancarlo Acerbi. «I gruppi di minoranza Forza Italia, Lega Nord, Movimento 5 Stelle e Nuova Valdagno hanno abbandonato l’aula come segnale di opposizione», hanno spiegato. Un modo per evidenziare come il sistema consenta alla maggioranza «di operare indipendentemente dalle posizioni di chi siede dall’altra parte. È stato un atto simbolico che ha dato disturbo a chi governa la città indipendentemente dall’azione di opposizione. Opposizione che in questi primi due anni ha costantemente dato attenzione ai problemi dei cittadini e alle segnalazioni che sono pervenute». Nel piano triennale delle opere pubbliche sono previsti interventi per 5 milioni 123 mila euro, con investimenti che supereranno i 2 milioni quest’anno per scalare ad 1 milione 835 mila euro nel 2018 e ad 1 milione 178 mila euro nel 2019.

Karl Zilliken

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