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Bando bis per le Terme E in Consiglio è bufera

La stagione delle terme è ancora avvolta dall’incertezza. ARCHIVIO
La stagione delle terme è ancora avvolta dall’incertezza. ARCHIVIO
La stagione delle terme è ancora avvolta dall’incertezza. ARCHIVIO
La stagione delle terme è ancora avvolta dall’incertezza. ARCHIVIO

Un nuovo bando per la gestione delle terme di Recoaro dopo che il precedente era andato deserto. Le strutture oggetto d’asta rimangono le stesse: parte dello stabilimento balneoterapico, il centro sanitario, l’ex lavanderia, parte dell’immobile fonte Lelia e del parco, ma scende il prezzo di affitto che da 9.900 euro passa a 3.963. Rimane invariata invece la durata della locazione che è di 18 mesi. La scadenza del bando è prevista per il 5 aprile. Una proposta che, salvo sorprese, dovrebbe andare nuovamente deserta. Nel frattempo l’altra sera le terme sono state le protagoniste di un acceso consiglio comunale. Luca Antoniazzi, della minoranza “Insieme per Recoaro”, ha presentato una mozione sulla gestione dei rapporti tra Comune, la società Terme spa e la Regione: «Il Comune ha sottolineato a parole l’importanza delle terme e di avere il sostegno della Lega che governa in Regione ma ha parlato tanto e fatto poco. È mancato un dialogo con i commercianti e con la Terme di Recoaro spa. Quello del sindaco è un silenzio assordante su un argomento di importanza vitale. Il futuro del compendio termale induce forte preoccupazione vista l’imminente apertura della stagione». Antoniazzi è critico anche nei confronti del vice presidente regionale Gianluca Forcolin che aveva chiesto segnali dal territorio: «I recoaresi hanno messo mano al portafogli, acquistando azioni e offerto la manodopera per la manutenzione del parco in vista della promessa di una concessione gratuita pluriennale. A due anni da quell’esborso, si parla nuovamente di un affidamento di 18 mesi per averne successivamente uno più lungo. Una gestione di breve durata porta a inevitabili perdite di bilancio e non consente di programmare investimenti». «Abbiamo detto alla Regione come intervenire per mantenere aperta la struttura e farla vivere - replica l’assessore al turismo Stefano Corrà -. Per convenzionare ed erogare le cure per la psoriasi la Regione metterà sul tavolo 200 mila euro, altri 150 per le cure idropiniche e inalatorie. Saranno fatti dei lavori per ammodernare e ampliare gli impianti. Abbiamo aderito a un piano di marketing da 75 mila euro finanziato all’80% dalla Regione». Sonia Benetti di “Recoaro cambia!” sottolinea: «Quello che fa la Regione non è un piacere perché è proprietaria del compendio, stanno cercando di liberarsi di un bene che per loro è un peso. Dovrebbe presentare un piano di rilancio o mettere in condizioni i locali di lavorare». «Non sapere oggi se le terme apriranno è un grave danno che comprometterà le presenze» rincara Andrea Checchetto di “Recoaro Civica” e propone che «il sindaco coordini un gruppo di lavoro permanente e ristretto formato da capigruppo consiliari, rappresentanti delle categorie economiche e della Terme di Recoaro spa». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Luigi Cristina

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