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Castelgomberto

Asfalto pulito
e tanti fiori
per 3 mila sikh

La portantina che trasporta il libro sacro. FOTOSERVIZIO MASSIGNANLe donne nei loro abiti colorati “purificano” la stradaIn tremila, tra cui molti giovani, hanno sfilato per Castelgomberto
La portantina che trasporta il libro sacro. FOTOSERVIZIO MASSIGNANLe donne nei loro abiti colorati “purificano” la stradaIn tremila, tra cui molti giovani, hanno sfilato per Castelgomberto
Festa di primavera per 3 mila sikh. FOTO MASSIGNAN

“Satnan Waheguru”, ossia “il nome di Dio è vero”, primo versetto del libro sacro Guru Granth Sahib, ha echeggiato per tutto il pomeriggio di ieri nella zona industriale nord di Castelgomberto, al ritmo del tamburo del Punjab. In corteo circa 3 mila sikh riuniti per la festa “del Vaisakhi”, ovvero della nascita della comunità Sikh nel 1699 e della primavera.

«È la festa più importante della nostra religione, come la Pasqua per i cristiani - ha detto Singh Hardeep, 24 anni, tornitore -. La nostra comunità si incontra per suggellare il senso di appartenenza e per ribadire che la nostra religione è contro discriminazioni di ogni tipo».

Una festa religiosa, ma anche folkloristica, caratterizzata dai migliaia di “pag”, i turbanti arancione indossati dai giovani e dagli anziani con il viso incorniciato da folte barbe. Le donne, invece, per l’occasione indossavano i coloratissimi Salwarsut, completi variopinti, drappeggiati di seta.

«In questa festa le donne punjabì indossano il loro completo più bello - ha spiegato Sermandip Kaur, studentessa di 18 anni all’università di Verona, che assieme ad un gruppo di donne precedeva il corteo pulendo l’asfalto con la scopa, un’operazione simbolica che stava ad indicare che la portantina, su cui poggiava il libro sacro, doveva passare attraverso un luogo puro -. Dare visibilità alle nostre tradizioni è il mezzo migliore per integrarci».

In testa al corteo accanto ai devoti, assorti in una atmosfera mistica davanti al libro sacro collocato sul palki sahib, una sorta di portantina inghirlandata, camminava con passo ieratico Harwant Singh Daduwal, capo della comunità sikh d’Italia: «Le nostre feste e questa di Vaisakhi in particolare vengono svolte per rinsaldare la comunità sikh, che vuole vivere in pace con tutti i popoli. Ringrazio l’Amministrazione comunale di Castelgomberto, che ci ha dato l’opportunità di avere il tempio, dove i fedeli si trovano a pregare».

La processione, che ha percorso le vie principali del centro storico osservava momenti di sosta per dare modo ai proseliti di arti marziali di sfoggiare la loro tecnica di difesa, mentre i volontari offrivano ristoro ai fedeli in processione. Fra i volontari anche Singh Sukhpal, 30 anni, giunto da Bologna, convivente con una ragazza italiana, attore protagonista di un film in lavorazione “Il vegetariano” del regista Roberto San Pietro: «Quando sono arrivato in Italia a Trissino avevo 13 anni, venire alla festa di Vaisakhi è come ritornare a trovare gli amici. Ho una ricetta per l’integrazione, essere italiano quando lo richiedono le situazioni, essere sikh quando è necessario mantenere le nostre tradizioni. Aprirsi agli altri è un arricchimento». Presente anche Dhillon Balwinder, 38 anni, di Caldiero, che collabora con il giornale Punjabì Yaari. La processione si è conclusa al velodromo Minetti dove sono intervenuti gli assessori Gabriele Vencato e Maria Poletto. A.C.

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