Era arrivato con l’euro e dopo quasi un ventennio abbassa la saracinesca sul suo mandato. Enrico Soprana, dal 2000 presidente della delegazione valdagnese di Confcommercio lascia i vertici dell’associazione, ma resta a disposizione del mondo del commercio. E tra sfide vinte e progetti rimasti nel cassetto traccia un bilancio dell’esperienza alla guida della delegazione. «Sono arrivato in un momento di cambiamento con l’addio alla lira e l’avvento dell’euro che hanno influito sulla percezione dei prezzi da parte dei consumatori e modificato l’economia -spiega Soprana- Ora però posso dire che il cambio della moneta è stato il fattore meno impegnativo da affrontare». Ed è proprio andando con la memoria ai primi anni Duemila che l’ex presidente indica la strada che dovrebbe ancora essere seguita per lo sviluppo del commercio in città: «Allora l’obiettivo era di dotarsi di uno strumento di programmazione ed era stato trovato nel piano di marketing territoriale, creato con la Camera di commercio e l’Amministrazione attraverso le analisi dell’esistente e dei cambiamenti che erano in corso, come il neonato traforo Valdagno-Schio e la nuova Destra Agno, studiandone le prospettive. Ancora oggi tanti punti di quel documento risultano attuali. Ad esempio le porte della città, la rotatoria di Ponte dei Nori e la zona degli svincoli del tunnel, dovrebbero dare la sensazione di dove si arriva e di cosa si trova». Ma il vero obiettivo rimasto nel cassetto è il completamento dell’offerta commerciale con il cosiddetto “centro storico allargato” e la mai nata “strada mercato”. «L’idea era di coprire il territorio, anche per tipologia di attività, partendo dal cuore. Viale Trento doveva e deve essere ripensata attraverso una diversa regolamentazione del traffico e con spazi di sosta adeguati, eliminando la sensazione di una via esclusivamente di transito. Il quartiere Oltre Agno è il luogo ideale per incrementare i servizi, mentre per le medie strutture di vendita la sede ideale rimane tra via Fermi e il suo prolungamento verso la galleria “Valle Miara”». Sul “detto e fatto”, invece, Soprana non ha dubbi: «Siamo riusciti a portare fuori dai negozi gli operatori con manifestazioni come “Arte tavola”, “Futura” e “Cena sotto le stelle”, facendo conoscere le nostre attività ed è un’arma ancora vincente. Ma c’è il rammarico di non aver fatto comprendere agli amministratori di valle che era, ed è fondamentale, coinvolgerci nelle decisioni sulle infrastrutture viarie e sulle scelte urbanistiche che influiscono sullo sviluppo, oltre alla necessità di rendere omogenei regolamenti, tariffe, canoni e tributi che colpiscono le attività commerciali». Ed a un giovane che volesse mettersi in gioco cosa consiglierebbe? «Nessuna improvvisazione, ma formazione e specializzazione -aggiunge Soprana- Informarsi è fondamentale e la nostra associazione di categoria è a disposizione. Al nuovo consiglio auguro di fare squadra e di riportare la città ad essere punto di riferimento della vallata». • © RIPRODUZIONE RISERVATA