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«Appalti, penalizzate le ditte locali»

Lavoratori all’opera in un cantiere pubblico. L’ira degli Artigiani per gli appalti assegnati a Valdagno
Lavoratori all’opera in un cantiere pubblico. L’ira degli Artigiani per gli appalti assegnati a Valdagno
Lavoratori all’opera in un cantiere pubblico. L’ira degli Artigiani per gli appalti assegnati a Valdagno
Lavoratori all’opera in un cantiere pubblico. L’ira degli Artigiani per gli appalti assegnati a Valdagno

«Se non cambiano le regole del gioco, le imprese chiudono e aumenta il disagio sociale». Questo il commento di Gianluca Cavion, vice presidente di Confartigianato Vicenza e leader del mandamento valdagnese dopo la notizia dell'affidamento dei lavori della messa in sicurezza del cimitero di Novale alla Vedil Srl di Trentola Ducenta, in provincia di Caserta. Un'azienda che, tra l'altro, secondo quanto si evince dal registro imprese della Camera di commercio di Caserta ha un capitale sociale di 12 mila euro e tre dipendenti. «Dobbiamo lavorare per un patto di territorio tutti insieme, associazione e sindaci». Nella valle dell'Agno, dal 2012 al 2017 ha chiuso il 10 per cento delle imprese artigiane del settore edile. Un comparto che da solo vale il 33 per cento del totale. Un calo sensibile che preoccupa i vertici dell'associazione di categoria.

LAVORI PUBBLICI. «Un contributo notevole potrebbe arrivare dai lavori pubblici comunali finanziati dai cittadini – prosegue Cavion -. Ma come abbiamo potuto capire dalle dichiarazioni del Comune di Valdagno la situazione normativa attuale penalizza le imprese locali di piccole e medie dimensioni, avvantaggiando invece ditte che si aggiudicano gli appalti non trasferendo ricchezza ed occupazione nel nostro territorio perché hanno sedi ed interessi troppo lontani. Se la prospettiva è quella di perdere il 10 per cento delle imprese ogni cinque anni, lo scenario è facilmente immaginabile. È un problema che parte dalla politica e proprio a chi governa a tutti i livelli chiediamo, come associazione, di risolvere i problemi ed interrompere questa tendenza all'impoverimento. Gli amministratori locali si sono sempre dichiarati disposti a cercare di risolvere queste preoccupazioni. Questioni che toccano direttamente le famiglie di imprenditori e dipendenti».

RIQUALIFICAZIONI. Fa eco a Cavion Giovanni Lovato, imprenditore edile responsabile provinciale per Confartigianato del settore delle costruzioni: «Ci stiamo riorganizzando e riqualificando, stiamo stringendo i denti ma chiediamo ai sindaci di essere con noi. Questa situazione si può affrontare insieme con un obiettivo comune e siamo sicuri che amministratori e tecnici saranno al nostro fianco per trovare soluzioni concrete. Vogliamo che si agisca nel rispetto delle norme e nel controllo quotidiano sui costi preventivati, sulla qualità dei lavori, sulle regole nei cantieri a salvaguardia dei lavoratori e dei cittadini». Molto spesso, infatti, alcune imprese propongono ribassi d'asta molto sostanziosi per aggiudicarsi le gare e poi sub-appaltano a terzi del luogo facendo leva sul bisogno di lavorare e lesinando sui materiali. «Teniamo il lavoro ed i suoi valori sul territorio – concludono i due esponenti di Confartigianato -. Se non sarà possibile, il nostro tessuto produttivo, già duramente provato, la pagherà a caro prezzo».

Karl Zilliken

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