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Anziano ancora disperso
«Conosce quei sentieri»

Ancora in corso le ricerche del pensionato Mario Rasia. ZORDAN
Ancora in corso le ricerche del pensionato Mario Rasia. ZORDAN
Ancora in corso le ricerche del pensionato Mario Rasia. ZORDAN
Ancora in corso le ricerche del pensionato Mario Rasia. ZORDAN

«Nessuna novità». Manuel Servidati, il nipote di Mario Rasia, l’85enne che da venerdì non dà più notizie dopo essersi allontanato dall’appartamento del complesso Castiglieri, anche ieri è rimasto a Recoaro Mille per seguire da vicino l’evolversi delle ricerche dello zio. Al suo fianco anche il cugino Andrea Rasia ed il cognato di Mario, Claudio Marangon, tutti di Cornedo, il paese originario del chimico in pensione.

Anche ieri una quarantina di operatori tra soccorso alpino, protezione civile e vigili del fuoco hanno battuto a pettine l'area nel raggio di un chilometro attorno all'abitazione, per spostare nel pomeriggio la perlustrazione nella zona di Malga Morando. Ma del pensionato ancora nessuna traccia. Nelle ricerche, al pomeriggio, è stato impiegato anche un cane molecolare.

La famiglia di Mario Rasia parte da Quargnenta, frazione di Brogliano. «Il nonno – ricorda Manuel Servidati, figlio di Gianbattista “Tino” portiere del Marzotto in B ma anche di Vicenza e Verona in A – scese a Cornedo e aprì un bar vicino alla stazione del treno, poi gestito dallo zio Gianni». Mario era l’ultimo di quattro figli ed ebbe l’opportunità di studiare: frequentò il Liceo Classico a Valdagno e poi si iscrisse alla facoltà di chimica. Sposato con Bruna Marangon, ha iniziato a lavorare alla Fis contribuendo allo sviluppo della storica industria chimica di Montecchio, per poi trasferirsi ad Alte in via Pirandello.

«Un grande appassionato di saggi, di arte e di storia, in particolare quella che riguarda l’Impero Romano. Cultore della lingua latina: ad ogni maturità mi chiede sempre di scaricare la versione per poi tradurla. Anche qui in montagna s’era portato il vocabolario di latino ed un libro di Aristotele».

Ad Alte in passato ha frequentato l’Università degli adulti/anziani dedicandosi anche alle attività della parrocchia.

«Negli anni scorsi è stato segretario della scuola materna – ricorda don Guido Bottega – Negli ultimi tempi però i fini settimana li trascorre tutti a Cornedo». Ospitato dal nipote Manuel o dal cognato Claudio, ritrova gli amici di gioventù. Ad Alte ricordano che, con la moglie Bruna, accompagnava gli studenti delle superiori in gita in Inghilterra.

«Quando ho sentito la notizia – ha detto Filippo Zerbato, sino allo scorso anno vicino di casa – sono rimasto colpito».

Giorgio Zordan

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