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Ambientalisti all’attacco per gli alberi abbattuti

I tronchi degli alberi tagliati lungo la pista ciclabile e l’Agno. VE.MO.
I tronchi degli alberi tagliati lungo la pista ciclabile e l’Agno. VE.MO.
I tronchi degli alberi tagliati lungo la pista ciclabile e l’Agno. VE.MO.
I tronchi degli alberi tagliati lungo la pista ciclabile e l’Agno. VE.MO.

Per la direttiva europea “Uccelli” in questo periodo si dovrebbe camminare in punta di piedi. In altre parole è vietato disturbare gli uccelli durante il periodo di nidificazione. Se poi sono il merlo acquaiolo, la ballerina bianca o il verzellino la cautela deve essere massima essendo specie particolarmente protette dalla convenzione di Berna. E invece proprio in questi giorni le motoseghe sono state al lavoro nella pista ciclabile Agno-Guà, in particolare all’altezza della località Ruari e della scuola media di Novale, e sull’argine ora si vedono i tronchi tagliati e i rami accatastati. Il circolo di Legambiente Valle Agno non nasconde la preoccupazione per i nuovi lavori di pulizia nel torrente. A meno di due mesi dall’ultimo intervento, l’Amministrazione nei giorni scorsi aveva annunciato operazioni di taglio di alberi sugli argini del corso d’acqua a nord del ponte delle Vasche. A febbraio le ruspe del Genio civile avevano lavorato nell’area che va dal ponte del Tessitore al ponte in legno su valle Miara. Risultato? Un tavolo da biliardo con l’immediata reazione della associazione sportiva dilettantistica di pescatori del Bacino Agno Chiampo. Il dito era stato puntato sulle modalità di intervento sbagliate e che potevano mettere a rischio la sopravvivenza dei pesci. Questa volta l’alveo non dovrebbe essere toccato, ma ad essere oggetto dei lavori sarebbero alcuni alberi lungo il tratto di pista ciclabile di Novale. «Abbiamo molti dubbi e perplessità riguardo a quello che verrà fatto -ha affermato Stefano Stissi, presidente del circolo di Legambiente- È sotto gli occhi di tutti quello che è stato realizzato nel tratto del Palalido e di via Lungo Agno Manzoni. Ben vengano gli interventi, ma i cittadini dovrebbero essere coinvolti in anticipo spiegando perché e come saranno effettuati con la possibilità di presentare osservazioni. Chiediamo all’Amministrazione di fare chiarezza organizzando quanto prima un incontro». A spiegare le vere preoccupazioni è Jessica Peruzzo che studia gestione del territorio e dell’ambiente, membro del direttivo dell’associazione ambientalista e socia di Wwf Vicenza: «La specie più a rischio in questo momento è il merlo acquaiolo che sta nidificando. Ma nella zona si possono osservare anche ballerine bianche e gialle, cardellini e verzellini. Quando, ad esempio, sono stati effettuati gli interventi alle rotte del Guà era il periodo di nidificazione del topino o rondine riparia e proprio per questo sono stati rimandati. Oltre al fatto che si sta parlando di specie particolarmente protette dalla convenzione di Berna per la conservazione della vita selvatica e dei biotipi in Europa, la direttiva del 2009 sull’avifauna selvatica vieta di disturbare gli uccelli in particolare durante il periodo di riproduzione e di dipendenza». Ad intervenire è anche il presidente del Wwf di Vicenza-Padova, Carmelo Motta: «Pur rispettando e comprendendo le esigenze di sicurezza pubblica, come nel caso di piante pericolanti, i lavori dovrebbero essere programmati tenendo conto di tutte le condizioni». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Veronica Molinari

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