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Thiene

Vetrine al buio
per protesta
«Togliete la Ztl»

Volantini di protesta sulle vetrine con luci spente. STUDIOSTELLA-CISCATO
Volantini di protesta sulle vetrine con luci spente. STUDIOSTELLA-CISCATO
Centro al buio per protesta

THIENE. Un centro città buio e sommesso, con le vetrine dei negozi di Corso e Galleria Garibaldi, via Roma e via Trieste, piazza Chilesotti e piazzette Rossi e Montello spente a simboleggiare l'affievolirsi del commercio di vicinato e, di conseguenza, la progressiva perdita dell'identità di Thiene. Così giovedì sera si è presentato ai passanti il cuore cittadino, nella prima delle tre serate di protesta promosse dai commercianti del centro contro l'avanzata dei centri commerciali e l'operato dei Comuni. L'adesione all'iniziativa è stata massiccia e, oltre a ieri sera, verrà riproposta anche oggi a partire dalle 19.30. Il messaggio che Renato Corrà, presidente dei commercianti del centro, e i circa 120 negozianti ed esercenti che hanno partecipato all'iniziativa è chiaro. «Noi del cuore storico cittadino siamo degli eroi - ha spiegato Corrà - perché finora abbiamo resistito a delle Amministrazioni miopi, che non hanno ancora ben capito che l’Italia sta affrontando una crisi molto più grave del ’29 e nei prossimi anni sarà ancora peggio. Spero che con questa protesta si demarchi una linea del Piave, perché abbiamo ricevuto molta solidarietà dai colleghi dei paesi limitrofi e da tutto il Veneto. Non si può permettere che politiche liberiste annullino l’anima di Thiene e di tanti centri storici». Quattro le principali richieste che i commercianti del centro fanno al Comune: alleggerimento delle aliquote Imu, Tasi, Tari, plateatico e imposta pubblicità; disco orario di 120 minuti nel parcheggio in piazzale Divisione Acqui, sosta libera in quello di Villa Fabris e mantenimento del parking di via Damiano Chiesa; stop ai progetti commerciali nelle aree Mofer e Carrefour; apertura al traffico della Ztl di Corso Garibaldi. Richieste in parte già esaudite, come spiega Alberto Samperi, vicesindaco e assessore al commercio: «Sul fronte delle imposte comunali, l'occhio di riguardo per i commercianti ce lo abbiamo dal 2012 quando è stata abbassata l'aliquota Imu allo 0.85 per mille per gli immobili produttivi (la grande distribuzione paga lo 0.90). Il valore della Tari è legato al tipo di attività e non solo il coefficiente di calcolo è al minimo ma la percentuale di copertura del servizio pesa per il 70% sulle utenze domestiche. Per il plateatico, la tariffa è ferma da 10 anni e abbiamo introdotto la possibilità di pagarlo a tempo, quindi anche solo per il periodo estivo. Per quanto riguarda i posteggi, abbiamo già predisposto che, dopo il cantiere, il parcheggio di Villa Fabris sarà libero mentre quello di Divisione Acqui (esclusi i 30 posti davanti al supermercato) funzionerà a disco orario di 120 minuti. Infine, i piani Mofer e Carrefour hanno in mano autorizzazioni che non possono essere revocate: non si può in ogni caso imputare a cose che devono ancora succedere e che non hanno prodotto alcun effetto sul commercio cittadino, la crisi che stiamo vivendo». Per la Ztl non serve commento: il sindaco Casarotto ha più volte ribadito che finché sarà lui a guidare la città, rimarrà chiusa al traffico.

Alessandra Dall’Igna

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