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Una razzia a settimana
«Ora siamo esasperati»

La sede della “Munaretto” in via Valcismon. STUDIOSTELLA-CISCATO
La sede della “Munaretto” in via Valcismon. STUDIOSTELLA-CISCATO
La sede della “Munaretto” in via Valcismon. STUDIOSTELLA-CISCATO
La sede della “Munaretto” in via Valcismon. STUDIOSTELLA-CISCATO

Un furto dietro l'altro, in quello che sembra un raid mirato a colpire al cuore una delle imprese edili storiche di Thiene e dell'Alto Vicentino.

Non c'è pace per la ditta di costruzioni “Munaretto” di via Val Cismon a Thiene che si trova a chiudere il mese di novembre con un bilancio di ben 4 furti: una media di uno a settimana. Un'ondata di colpi messi a segno tutti all'interno dell'azienda al civico 58, tra il capannone e l'area esterna dove sono soliti sostare, nello spazio adibito a parcheggio, numerosi mezzi e macchinari per lo scavo e la movimentazione della terra. Incursioni in serie, l'ultima all'inizio della settimana, su cui indagano i carabinieri della compagnia di Thiene anche per capire se si tratti di casualità o se l'impresa sia stata invece presa di mira da professionisti del settore dediti alla rivendita della merce rubata.

Nella notte tra martedì 29 e mercoledì 30 novembre, ignoti sono infatti nuovamente penetrati nella ditta senza però accedere all'edificio coperto: questa volta si sono limitati, se così si può dire, a rifornirsi di carburante dai veicoli posteggiati, svuotando i serbatoi di almeno cinque tra camion e escavatori e portando via taniche con decine di litri di gasolio. Non è, come si è detto, la prima volta che la “Munaretto” viene visitata dai malviventi: come spiegano dall'azienda infatti, «solo nel mese di novembre i furti registrati sono stati quattro» Una situazione che ormai rednde «esasperati» i titolari.

Se in un'occasione i delinquenti sono fuggiti senza riuscire ad entrare nella zona degli uffici, grazie al sistema di allarme che li ha messi in fuga, in un altro caso erano già arrivati a fare man bassa di gasolio mentre, nell'episodio forse più eclatante, se ne sono andati con un bottino di attrezzi caricato su un furgoncino della ditta.

Nella notte tra il 7 e l'8 novembre alcuni banditi si erano infatti introdotti nel deposito prelevando attrezzi da lavoro tra i più costosi, trapani, livelle laser e molto altro ed erano scappati a bordo di un Doblò in dotazione ai dipendenti. Furti su cui aleggia ancora il mistero ma che, di certo, hanno già causato danni per decine di migliaia di euro alla ditta, oltre che conseguenze negative anche sul piano pratico, nello svolgimento del lavoro.

«Stiamo avendo purtroppo molti problemi in seguito a questi continui furti e non abbiamo ancora capito il perché di questo accanimento -fanno sapere i proprietari - L'unico fatto certo è che avvengono sempre nel cuore della notte. Purtroppo le razzie, a partire da quella di attrezzi, che abbiamo inevitabilmente dovuto ricomprare, provocano ritardi e rallentamenti nei cantieri dove operiamo».

Giulia Armeni

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