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Un calcio all’isolamento Alla Ferrarin si fa squadra

Il gruppo di giovani studenti che hanno preso parte al progettoLa partitella di calcio a cinque  che ha concluso la giornata. FOTO CISCATO
Il gruppo di giovani studenti che hanno preso parte al progettoLa partitella di calcio a cinque che ha concluso la giornata. FOTO CISCATO
Il gruppo di giovani studenti che hanno preso parte al progettoLa partitella di calcio a cinque  che ha concluso la giornata. FOTO CISCATO
Il gruppo di giovani studenti che hanno preso parte al progettoLa partitella di calcio a cinque che ha concluso la giornata. FOTO CISCATO

Una partita di pallone per imparare a rispettarsi e a prendersi cura gli uni degli altri. È questa la significativa lezione imparata da un gruppo di studenti della scuola media Ferrarin che nei giorni scorsi si sono ritrovati al campetto indoor del circolo tennis di Thiene per dare vita ad una sfida di calcetto che ricorderanno per sempre. A fare il tifo per loro i professori e i genitori, promotori di questa originale giornata all'insegna del divertimento e della crescita personale voluta per aiutare i giovani studenti a diventare una squadra, in classe e e nella vita. La partita di calcetto si inserisce in un più ampio progetto di sostegno alle relazioni finanziato dalle famiglie che, notando che il clima tra compagni si era fatto negativo, hanno deciso di intervenire richiedendo l'aiuto di uno psicoterapeuta che hanno pagato di tasca loro. «Da un po’ di tempo erano sorti alcuni problemi relazionali all'interno della classe - spiega una mamma - nessun fatto grave, solo un disagio diffuso che si ripercuoteva anche nell'impegno scolastico. Purtroppo, anche a causa delle moderne tecnologie, i ragazzi sembrano non essere più capaci di stringere forti legami di amicizia, di dialogare apertamente guardandosi in faccia, limitandosi spesso a chattare via whatsapp, ognuno chiuso nella propria stanzetta. Abbiamo esposto i nostri timori agli insegnanti, i quali ci hanno suggerito di promuovere un percorso psicopedagogico». La partita è stata l'occasione per mettere in pratica i suggerimenti ricevuti durante i quattro incontri con lo specialista. A giudicare dai sorrisi e dagli abbracci dispensati durante la piccola partita di calcetto a 5, sembra proprio che gli studenti siano riusciti a capovolgere la situazione. I ragazzi sono entrati in campo esibendo la scritta "Uniti nel rispetto" e, dopo l'immancabile inno nazionale cantato a squarciagola, si sono sfidati, rincorrendosi, smarcandosi, e tentando di andare a rete. Poco importa però il risultato finale. «Questa bellissima partita - ha sottolineato il professor Domenico Zamboni, responsabile del plesso Ferrarin - deve essere presa come esempio da tutta la scuola, perché solo se restiamo tutti uniti, studenti, genitori e insegnanti, possiamo realmente migliorare le cose». Anche il circolo Tennis Thiene ha voluto sostenere questa bella giornata di sport, mettendo a disposizione la tensostruttura e regalando a tutti una maglietta ricordo. «Avere rispetto delle cose, delle regole e dei compagni è il fondamento messaggio che ho voluto far arrivare ai ragazzi - ha spiegato lo psicologo Pascal Di Chiazza - perché senza rispetto non possono esserci relazioni sane. Questa è la base per poter ottenere un miglioramento dei rapporti interpersonali ed evitare situazioni di isolamento, sofferenza o bullismo, dentro e fuori da scuola. Un plauso a queste famiglie che hanno captato che qualcosa non andava e che hanno scelto di intervenire con tempestività». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Alessandra Dall'Igna

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