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«Tradita dalla moto che tanto amava»

La scena dell’incidente dove ha perso la vita la giovane, diretta da un’amica. ARCHIVIO Il sorriso solare di Ylenia Boriero, morta a 22 anni. BILLO
La scena dell’incidente dove ha perso la vita la giovane, diretta da un’amica. ARCHIVIO Il sorriso solare di Ylenia Boriero, morta a 22 anni. BILLO
La scena dell’incidente dove ha perso la vita la giovane, diretta da un’amica. ARCHIVIO Il sorriso solare di Ylenia Boriero, morta a 22 anni. BILLO
La scena dell’incidente dove ha perso la vita la giovane, diretta da un’amica. ARCHIVIO Il sorriso solare di Ylenia Boriero, morta a 22 anni. BILLO

Una tragedia che ha scosso profondamente un’intera comunità: la morte di Ylenia Boriero, la motociclista di 22 anni di Zanè deceduta mercoledì pomeriggio dopo essere rimasta coinvolta in un sinistro con un camion, ha lasciato sotto choc tutto il paese. La giovane ha perso la vita tra le ruote del mezzo pesante mentre, poco prima delle 14.30, stava percorrendo la Priabonese nel territorio di Monte di Malo in sella alla sua Benelli BN 302. Attualmente le dinamiche sono al vaglio della polizia locale, anche per chiarire le eventuali responsabilità di un motociclista che precedeva la giovane e che subito dopo la tragedia è stato visto scomparire a tutta velocità. Il pm Corno ha dato il nulla osta per la sepoltura ritenendo sufficientemente chiara la dinamica. «Ci siamo salutati alle 14, nel piazzale davanti all’azienda in cui entrambe lavoriamo», racconta l’amica Elisa Zanella, collega di Ylenia alla “Ettore Zanon spa” a Liviera di Schio. «Le ho detto di stare attenta in moto, come facevo sempre, anche se lei era prudente ed era sempre sull’attenti perché aveva comprato la moto da pochi mesi e ottenuto la patente per guidarla a inizio luglio. Doveva andare a trovare una sua amica che abita nella zona di Castelgomberto. La sera ho ricevuto una telefonata dai miei colleghi: avevano letto la notizia, ma non era ancora stato reso noto il nome. Abbiamo sperato fino all’ultimo che non fosse lei. Poi, quando è arrivata la conferma, ci è caduto il mondo addosso». Da circa due anni Ylenia lavorava per l’azienda scledense, specializzata nella realizzazione di componenti per vari settori industriali e per gli istituti di ricerca nell’ambito della fisica. «Era un’operatrice specializzata nel trattamento superficiale dei componenti per la fisica delle alte energie: un’ottima lavoratrice, molto attenta e competente», la descrive Luigi Moletta, responsabile del personale nella Ettore Zanon spa. «Tutta l’azienda è vicina alla famiglia. Questa tragedia ha avuto un enorme impatto emotivo in tutti noi». «Era mia amica e lavoravamo in coppia: Ylenia era una persona sempre felice e solare, con le idee chiare e altruista», aggiunge il collega Alessandro Torri. «Una grande appassionata di moto e spesso faceva dei giri con gli amici. Laura Pausini era il suo idolo e aveva da poco ottenuto il patentino per pilotare il drone. È dura tornare in azienda, guardare il suo armadietto, le sue cose e sapere che non la rivedremo più». Anche il sindaco di Zanè, Roberto Berti, conosceva bene la giovane, il padre Killi Boriero, la madre Moira D’Agostino e la sorella minore. «Siamo vicini di casa e la incrociavo spesso: era una ragazza piena di vita, sempre attiva. È un dramma devastante che ha colpito una famiglia unita, cordiale e solare. Sia personalmente che come Comune siamo loro vicini». I funerali della ragazza si svolgeranno domani alle 15.30 nella chiesa della Beata Vergine Maria Immacolata di Zanè. «Ylenia arriverà dall’ospedale di Santorso accompagnata da un gruppo di amici motociclisti», conclude il sacerdote, don Lucio Fabbian. «Era piena di vita e aveva una gran passione per il motociclismo. I genitori mi hanno raccontato che per anni ha sognato la sua moto. Si tratta di una tragedia che ha colpito tutto il paese». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Marco Billo

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