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Spunta la Destra sociale
«Noi contro il degrado»

Christian Azzolin candidato della lista  “Giovane Thiene Destra Sociale”
Christian Azzolin candidato della lista “Giovane Thiene Destra Sociale”
Christian Azzolin candidato della lista  “Giovane Thiene Destra Sociale”
Christian Azzolin candidato della lista “Giovane Thiene Destra Sociale”

Si presenta con una lista che sembrerebbe rimpiangere un certo passato politico, ma Christian Azzolin, quarto candidato sindaco per le elezioni comunali, assicura che il suo movimento “Giovane Thiene Destra Sociale” non ha alcun richiamo nostalgico, ma anzi «mira a rappresentare una nuova destra, slegata dai vecchi cliché, autonoma dai partiti tradizionali e desiderosa di lavorare per la gente senza imposizioni dall'alto».

Una precisazione doverosa dato che inizialmente Christian Azzolin - 41 anni, avvocato con un passato di commissario cittadino del circolo di Alleanza Nazionale e alle ultime amministrative candidato con la lista civica “Gli altri siamo noi” a sostegno dell'attuale sindaco Giovanni Casarotto - si era fatto avanti per riunire tutto il centro destra cittadino ma, snobbato da Lega Nord e Forza Italia, ha infine deciso di correre da solo con la sua lista, rifiutando anche la corte delle destre estreme.

«Con il mio gruppo ho partecipato a due riunioni con il Carroccio e Forza Italia - spiega Azzolin - e quando si è parlato di unire le forze e trovare un candidato comune mi sono fatto avanti, proponendo il mio nome. Purtroppo la Lega Nord ha detto di no e ha proposto Attilio Schneck, credo come ultima scelta; io non ho nulla contro di lui, anzi personalmente lo stimo molto, ma sono convinto sia ora di dire basta al paternalismo politico e di responsabilizzare i figli. Per questo ho scelto di metterci la faccia; non ho certamente l'esperienza amministrativa di Casarotto e Schneck ma ho altre risorse, tra cui la forte determinazione nel riportare la mia città ai livelli di eccellenza di un tempo. Purtroppo Thiene sta vivendo una fase di profonda decadenza: ci sono zone degradate, basta pensare a via Dante e all'area ex Comboniani, il commercio sta soffrendo, il livello di disoccupazione è preoccupante, l'immigrazione è stata mal gestita. Le precedenti amministrazioni non hanno brillato, l'attuale sindaco dice di aver amministrato come un buon padre di famiglia ma sinceramente mi sembra davvero il livello minimo. Noi vogliamo monitorare la reale situazione di Thiene, capire il disagio che stanno vivendo sia gli italiani che gli stranieri, e porvi rimedio». Per farlo Azzolin si è circondato di un gruppo di persone che «si caratterizza per il forte senso di appartenenza alla nostra nazione e alla nostra città e che vuole catalizzare quel voto di destra che si è perso, rappresentando un momento di rottura e di protesta».

Tre in particolare i cavalli di battaglia di Azzolin, ovvero sport, cultura e sociale.

«Ci si sta focalizzando sulla cittadella dello sport al Parco Sud, che oltretutto andrà ad infliggere un ulteriore colpo basso al commercio cittadino, quando abbiamo uno stadio Miotto che avrebbe un gran bisogno di essere riqualificato.Thiene poi deve essere culturalmente più vivace, non limitarsi a riproporre sempre le solite manifestazioni, e dare più spazio ai giovani. Infine il Comune deve diventare un'impresa sociale, farsi innanzitutto promotore di lavoro, senza nascondersi dietro quelli che io definisco lavori socialmente inutili, e tutelare i propri cittadini che devono essere messi al primo posto».

Alessandra Dall'Igna

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