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Sostegno alla disabilità
Fondi per 900 mila euro

Villa Miari, a Santorso, ospita i casi più gravi. ARCHIVIOL’Rsa “Il Cardo” di Montecchio Precalcino in una foto di archivio
Villa Miari, a Santorso, ospita i casi più gravi. ARCHIVIOL’Rsa “Il Cardo” di Montecchio Precalcino in una foto di archivio
Villa Miari, a Santorso, ospita i casi più gravi. ARCHIVIOL’Rsa “Il Cardo” di Montecchio Precalcino in una foto di archivio
Villa Miari, a Santorso, ospita i casi più gravi. ARCHIVIOL’Rsa “Il Cardo” di Montecchio Precalcino in una foto di archivio

Con un investimento di 900 mila euro, i Comuni dell’Alto vicentino e l’Ulss 4 scendono in campo al fianco dei disabili e delle loro famiglie, contribuendo al pagamento del loro inserimento nelle strutture protette del territorio. La volontà di rafforzare il sostegno alla fasce di popolazione più fragile e svantaggiata, è stata ribadita durante l’ultima assemblea della conferenza dei 32 sindaci dell’Ulss 4.

I FONDI. In particolare, 700 mila euro saranno erogati direttamente dai Comuni attraverso le quote del fondo solidarizzato per la residenzialità, pari a 3,72 euro per abitante, mentre altri 200 mila euro saranno prelevati dal fondo regionale per la non autosufficienza. Questa somma servirà a integrare la quota sociale a carico delle famiglie dei disabili, aiutandole a coprire la spesa delle rette. «È un grandissimo aiuto che Comuni e azienda sanitaria danno alle famiglie», spiega Alberto Leoni, direttore dei servii sociali dell’Ulss 4. Basti pensare che la quota a carico della famiglia è di circa 780 euro, mentre una retta mediamente si aggira sui 1.800 euro, a seconda dell’assistenza. Quest’anno poi i sindaci hanno deciso di dare un contributo di 20 mila euro alle strutture, con l’obiettivo di contenere il costo delle rette e permettere a più famiglie di accedere a questi servizi».

RETE RESIDENZIALE. Nel nostro territorio attualmente sono presenti diverse strutture dedicate alle persone svantaggiate: le Rsa Il Cardo a Montecchio Precalcino (38 posti per disabili gravissimi) e Villa Miari a Santorso (46 posti di cui 26 per disabili over 65), le comunità alloggio Abilè di Schio (20 posti) e Lisa di Villaverla (10 posti), i cinque gruppi appartamento protetti di Santorso, Vilaverla, Breganze, Malo e Schio, e due case famiglia. Complessivamente, sono 140 i cittadini disabili dell’Alto vicentino attualmente ospitati in una di queste strutture.

INVECCHIAMENTO. Il sostegno che si sta prolungando sempre di più, andando di pari passo con l’invecchiamento dei cittadini disabili e delle loro famiglie. «La vera sfida che ci attende - continua Leoni - è l’innalzamento dell’età dei cittadini disabili. Fino a 20 anni fa era impensabile che una persona con la sindrome di Down arrivasse a 60 anni, mentre oggi ce ne sono anche over 65. Contemporaneamente stanno invecchiando le famiglie che se ne prendono cura. È necessario interrogarsi sul futuro di questi anziani dalle esigenze particolari e trovare forme di assistenza che possano garantire, ai casi di disabilità più lieve, la permanenza a casa. Stiamo sperimentando questo metodo con una ventina di persone e devo dire con buoni frutti».

SOSTEGNO AL CLERO. La conferenza dei sindaci ha stabilito di aumentare di 100 mila euro le risorse del fondo non autosufficienza destinate ai religiosi che necessitano di assistenza continuativa. Nelle due strutture accreditate di Villa Sant’Angela a Breganze e Casa Caritas a Schio, ci sono 31 posti per i religiosi anziani non autosufficienti.

Alessandra Dall’Igna

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