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Thiene

Si creano la casa
nell’ex filiale
della Banca

Stufetta e televisore allacciati alla rete in maniera abusiva. VEZZAROUn altro particolare dello stesso edificio abitato abusivamenteUna camera ricavata dall’ex banca abbandonata alla TorreL’insegna dell’hotel abbandonato.  SERVIZIO FOTOGRAFICO DI DEVIS VEZZARO
Stufetta e televisore allacciati alla rete in maniera abusiva. VEZZAROUn altro particolare dello stesso edificio abitato abusivamenteUna camera ricavata dall’ex banca abbandonata alla TorreL’insegna dell’hotel abbandonato. SERVIZIO FOTOGRAFICO DI DEVIS VEZZARO
Stufetta e televisore allacciati alla rete in maniera abusiva. VEZZAROUn altro particolare dello stesso edificio abitato abusivamenteUna camera ricavata dall’ex banca abbandonata alla TorreL’insegna dell’hotel abbandonato.  SERVIZIO FOTOGRAFICO DI DEVIS VEZZARO
Stufetta e televisore allacciati alla rete in maniera abusiva. VEZZAROUn altro particolare dello stesso edificio abitato abusivamenteUna camera ricavata dall’ex banca abbandonata alla TorreL’insegna dell’hotel abbandonato. SERVIZIO FOTOGRAFICO DI DEVIS VEZZARO

Nella stanza di due metri per tre in cui da qualche mese la vita lo ha relegato, vige l'ordine e la pulizia di chi sa prendersi cura della sua casa e della sua roba.

Anche quando la casa è un ex sportello bancario occupato abusivamente assieme a un compagno di sventura africano, e la roba - un paio di giacche invernali, una tuta e una t-shirt, un cappello di panno e delle ciabatte da doccia - può essere stipata velocemente in uno zainetto nel caso in cui si renda necessario svignarsela in fretta.

Abbiamo incontrato Carlo, 45enne piemontese, disoccupato e senza fissa dimora, sbarcato nel vicentino 7 anni fa per inseguire un amore che è durato il tempo di un'illusione, all'interno del complesso La Torre dove, fino al 2013, era attivo un istituto bancario. Da almeno 3 mesi, Carlo vive al primo piano dell'exbanca dove sono state ricavate due camere da letto e un angolo cottura, proprio accanto al bagno e alla sala con vista sulla periferia thienese e sulla discarica di immondizia in cui il retro dell'ex albergo si è ormai trasformato.

Le scarpe rimangono tassativamente fuori dalla porta della camera da letto, così come l'ombrello bagnato, piatti e pentole puliti sono impilati sopra a un mobile, giacche e magliette sono appese alle grucce, mentre una molto ben rifornita cassetta degli attrezzi porta a pensare a qualche attività non proprio legale anche se lui assicura che li usa solo per «fare alcuni lavoretti nello stabile». Se non fosse per l'odore acre di urina e feci - nello stabile manca l'acqua corrente mentre per l'elettricità è stato creato un collegamento abusivo che alimenta stufa, lampada, televisore e telefonini - l’alloggio assomiglierebbe a quello di un universitario fuori sede.

«In città si sa che, in caso di bisogno, si può venire all'ex hotel La Torre», spiega Carlo, che fino a qualche anno fa faceva il muratore in una nota impresa cittadina. «Dopo che ho perso il lavoro e l'appartamento in cui abitavo, non ho avuto altra scelta che trasferirmi qui. Però ho deciso di sistemarmi all'interno della banca perché di là, nell'albergo, è uno schifo, tanto che ormai non ci va più nessuno per la sporcizia. Ho chiesto alla Caritas della parrocchia di San Sebastiano, dove vado a prendere la borsa della spesa, di aiutarmi a trovare un'altra sistemazione ma anche loro sono in difficoltà. Ho parlato con i servizi sociali, ma per il momento non c'è via d'uscita. L'alternativa è quella di vivere nella sala d'attesa della stazione, però credo sia meglio qui, lontano dagli occhi della gente, così non do fastidio a nessuno».

Alessandra Dall'Igna

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