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Si è spento il sarto dell’Aeronautica «Come un padre»

Chiesa gremita per salutare Cristiano Sperotto. FOTOSERVIZIO CISCATOCristiano Sperotto, 89 anni
Chiesa gremita per salutare Cristiano Sperotto. FOTOSERVIZIO CISCATOCristiano Sperotto, 89 anni
Chiesa gremita per salutare Cristiano Sperotto. FOTOSERVIZIO CISCATOCristiano Sperotto, 89 anni
Chiesa gremita per salutare Cristiano Sperotto. FOTOSERVIZIO CISCATOCristiano Sperotto, 89 anni

Un’intera città, la sua città, ha voluto stringersi a lui nella chiesa di San Vincenzo, per tributargli l’ultimo, doveroso omaggio. Thiene ha salutato ieri mattina Cristiano Sperotto, sarto, creativo, imprenditore e patron di quel marchio, “Aeronautica Militare”, simbolo di qualità e made in Italy in tutto il mondo. L’uomo che, legando il suo nome al luogo dove aveva insediato il quartier generale della sua azienda, scegliendo la denominazione “Cristiano Di Thiene” quasi fosse un titolo nobiliare (glielo suggerì un amico negli anni ’80, quando tutti volevano i suoi giubbotti in pelle e doveva essere rintracciabile facilmente) è scomparso domenica a 89 anni. Ha lasciato la moglie Floria, con cui era sposato da 61 anni, i figli Paolo, Armando Pio, Maria Grazia, Cristina e i nipoti. C’è un vuoto anche nei dipendenti della sua azienda, ieri chiusa per lutto. Una vita intensa, dedicata tanto al lavoro quanto alla famiglia e perfetto esempio di come intuito, fiuto per gli affari, stakanovismo e forte attaccamento al territorio, possano generare modelli economici in grado di durare nel tempo e di dare occupazione a centinaia di persone. Sono infatti 115 i collaboratori, tra la società trasferita nell’87 in via dell’Agricoltura e gli addetti dei sette negozi aperti nei principali aeroporti italiani che, come ricorda il figlio Armando Pio con orgoglio, «lo vedevano più come un padre che come un datore di lavoro». Del resto Sperotto, nella sua lunga e felice carriera, non aveva mai scordato le sue origini e gli inizi, appena bambino, nel laboratorio di sartoria aperto nel 1942 a Mossano. «Voleva fare il sarto e ce l’ha messa tutta ma la passione e i segreti di questo mestiere che amava - ricorda Armando Pio - non li ha tenuti per sé anzi, ha sempre voluto trasmetterli, ai dipendenti e agli studenti». Sperotto infatti, per lunghi anni ha affiancato all’attività imprenditoriale e di direzione di uno stabilimento di impermeabili nel Thienese quella di insegnante all’istituto tecnico “Marzotto” di Valdagno. Sua la grande intuizione, a cavallo degli anni Cinquanta, di industrializzare la professionalità del sarto per poter restare al passo con i tempi e, cavalcando l’onda del boom economico, di spostarsi a Thiene per concentrarsi su cappotti in pelle e capi in montone. Il resto, come si dice, è storia: l’amore per il volo, pur non avendo mai condotto un aereo personalmente e la vicinanza all’aeroporto Ferrarin di Rozzampia giocarono un ruolo decisivo nella scelta dell’imprenditore di orientare la produzione verso il settore militare. “Cristiano di Thiene” divenne fornitore esclusivo dei giubbotti del corpo aeronautico e della pattuglia acrobatica delle Frecce Tricolori fin dagli anni Ottanta, ottenendo poi, dal 2004, la licenza per commercializzare in tutto il mondo le inconfondibili felpe e l'abbigliamento “civile” con il logo Aeronautica Militare. «Abbiamo ricevuto molte attestazioni d’affetto, compresa quella del capo di Stato maggiore dell’Aeronautica Enzo Vecciarelli (che visitò la fabbrica thienese un paio d’anni fa) - conclude il figlio -. Forse davvero, come ha detto don Tiziano nell’omelia, mio padre ha saputo confezionare benessere come fosse un abito su misura». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Giulia Armeni

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