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Sfamati 50 poveri
grazie alla sagra
della provvidenza

Uno degli stand gastronomici allestiti in occasione della sagra di S. Gaetano in Conca. STUDIOSTELLA-CISCATO
Uno degli stand gastronomici allestiti in occasione della sagra di S. Gaetano in Conca. STUDIOSTELLA-CISCATO
Uno degli stand gastronomici allestiti in occasione della sagra di S. Gaetano in Conca. STUDIOSTELLA-CISCATO
Uno degli stand gastronomici allestiti in occasione della sagra di S. Gaetano in Conca. STUDIOSTELLA-CISCATO

Il Santo della provvidenza ha colpito nel segno, permettendo alla parrocchia della Conca di raccogliere in pochi giorni una somma di denaro sufficiente non solo a regalare un “pasto sospeso” a decine di persone sole, bisognose o in difficoltà economiche, ma anche a sostenere le attività della Caritas.

L'iniziativa lanciata dalla parrocchia di Maria Ausiliatrice in occasione della “Festa di San Gaetano”, co-patrono di Thiene e venerato come Santo della provvidenza, è stata accolta con entusiasmo dalla comunità della Conca. L'invito di don Antonio Guarise a offrire un piatto della sagra alle persone bisognose, anziane o malate è stato assecondato con generosità, tanto da permettere di raccogliere in poco tempo la somma di mille euro. Una cifra che ha consentito a don Antonio di consegnare personalmente i “pasti sospesi” (cioè quelli lasciati pagati e messi a disposizione dei poveri o di chi vive solo e in precarie condizioni) a una cinquantina di persone durante i giorni in cui c’era la sagra e, inoltre, di destinare i soldi rimanenti alla Caritas che li utilizzerà nelle prossime settimane per le iniziative a favore delle famiglie in difficoltà.

«È stata una sorpresa bella e confortante - ammette don Antonio Guarise, parroco di Maria Ausiliatrice e vicario foraneo - anche se, a onor del vero, la comunità della Conca dimostra sempre di rispondere con generosità agli appelli che le vengono lanciati. La verità è che non potevamo organizzare una festa parrocchiale senza pensare a tutte quelle persone che, per salute o per povertà, non avrebbero potuto essere lì con noi a celebrare il Santo patrono. Da qui l'idea che del “pasto sospeso”, che è stata ben compresa dai residenti e soprattutto dai riceventi».

Quando il parroco si è recato nelle famiglie per consegnare i pasti, infatti, «ciò che è stato più gradito - aggiunge don Antonio Guarise - è stato proprio il fatto che la comunità si sia ricordata di loro. Molte di queste persone sono infatti sole e, al di là del bisogno economico, necessitano proprio di un contatto personale, di sapere che non sono state dimenticate».

Doveroso un sentimento di gratitudine da parte del parroco nei confronti di chi ha aderito a questa progetto di solidarietà. «Non posso che ringraziare i miei parrocchiani che si sono lasciati coinvolgere nell'iniziativa e che ci hanno permesso di raccogliere questa importante somma che abbiamo utilizzato sia per il “pasto sospeso” che per il sostegno alla Caritas», conclude don Antonio. La parrocchia della Conca aiuta le famiglie bisognose anche attraverso la “spesa di solidarietà”, cioè una raccolta di generi alimentari a lunga conservazione che ricorre periodicamente in concomitanza con le messe del fine settimana.

Alessandra Dall’Igna

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