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Se ne va il laboratorio analisi di Avs

Uno scorcio dell’esterno della sede di Alto vicentino servizi. STUDIOSTELLA BREGANZE-CISCATO
Uno scorcio dell’esterno della sede di Alto vicentino servizi. STUDIOSTELLA BREGANZE-CISCATO
Uno scorcio dell’esterno della sede di Alto vicentino servizi. STUDIOSTELLA BREGANZE-CISCATO
Uno scorcio dell’esterno della sede di Alto vicentino servizi. STUDIOSTELLA BREGANZE-CISCATO

Emigra fuori provincia il laboratorio di analisi delle acque di Avs, il gestore del servizio idrico integrato dei 38 Comuni dell'Alto Vicentino.

Una decisione portata avanti dalla società thienese, assieme ad altri 10 gestori pubblici del Veneto nell'ambito del consorzio “Viveracqua”, con l'obiettivo di potenziare e migliorare la qualità e l'efficienza del sistema di analisi, ma che ha trovato la piena contrarietà del Movimento 5 stelle di Thiene, Schio, Piovene, Cornedo e Valdagno.

I cinque gruppi consiliari grillini presenteranno a breve, nelle rispettive assemblee comunali, un'interrogazione per chiedere alle Amministrazioni socie di Avs non solo di mantenere a Thiene un presidio territoriale, ma di svilupparlo ulteriormente. Il laboratorio di Avs, attivo dal 1985, effettua infatti analisi su acque superficiali, potabili, di scarico industriali, di scarico di prima e dopo depurazione, di rete, conto terzi (abitabilità, casette H20).

Una risorsa importante per il territorio che, secondo i consiglieri grillini, non deve essere trasferita. «A fronte di problematiche reali, come il caso Pfas e l'acqua inquinata ad Arcugnano - si legge nell'interrogazione già presentata dal gruppo scledense - avere un presidio territoriale è importantissimo perché è un valore analitico aggiunto, per la capacità di pronta risposta delle problematiche e per la gestione delle informazioni relative al nostro territorio. Il laboratorio permette di modulare vari problemi, con azioni di tipo preventivo-contenitivo e soprattutto di emergenza al fine di risolvere gli aspetti relativi ai vari tipi di inquinamenti».

«La preoccupazione per ciò che beviamo è forte - aggiunge Orazio Comberlato, consigliere grillino di Thiene - perché anche se in città l'acqua è buona, a pochi chilometri di distanza la situazione è alquanto critica. Per questo preferiamo avere un piccolo laboratorio sul territorio piuttosto che uno grande fuori provincia, solo per avere costi di analisi minori».

Da parte sua, il presidente di Avs Giovanni Cattelan rassicura Comuni e cittadini, evidenziando come il progetto di unificare i laboratori di analisi porterà a un potenziamento e anche a un miglioramento della qualità e dell'efficienza del sistema perché verranno messe assieme competenze e capacità per un maggiore controllo sui dati.

«Non si deve guardare al fatto se le analisi vengano realizzate a Thiene o a Verona - ha spiegato Cattelan- Quello che conta è la qualità e la specializzazione delle analisi che vengono effettuate, perché migliorare l'efficienza significa aumentare le garanzie per i cittadini. E l'obiettivo del progetto è infatti proprio di creare un centro di eccellenza veneto detenuto da aziende a controllo pubblico. Questo permetterà di gestire internamente molte analisi attualmente svolte da laboratori esterni alle singole società e di farlo con la maggiore competenza che può venire dalla condivisione e dalla collaborazione, oltre che dall'opportunità di realizzare investimenti in nuove strumentazioni. Il nuovo laboratorio veneto avrà due sedi principali, una in zona Venezia e una in zona San Bonifacio (VR). Comprendiamo il disagio dei lavoratori coinvolti nel progetto e che dovranno spostarsi in una diversa sede di lavoro: per questo si stanno definendo, congiuntamente agli altri aderenti al progetto, misure di mitigazione».

Alessandra Dall’Igna

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