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«Sì alla Pedemontana, pedaggio gratis»

Gli amministratori alla presentazione del documento. STELLA-CISCATOIl tratto di cantiere della Pedemontana Veneta nella zona di Rozzampia. STUDIOSTELLA BREGANZE-CISCATO
Gli amministratori alla presentazione del documento. STELLA-CISCATOIl tratto di cantiere della Pedemontana Veneta nella zona di Rozzampia. STUDIOSTELLA BREGANZE-CISCATO
Gli amministratori alla presentazione del documento. STELLA-CISCATOIl tratto di cantiere della Pedemontana Veneta nella zona di Rozzampia. STUDIOSTELLA BREGANZE-CISCATO
Gli amministratori alla presentazione del documento. STELLA-CISCATOIl tratto di cantiere della Pedemontana Veneta nella zona di Rozzampia. STUDIOSTELLA BREGANZE-CISCATO

Chiediamo al presidente Luca Zaia di dare massimo impulso al completamento della Pedemontana Veneta, di garantire il pagamento degli indennizzi e dei risarcimenti spettanti ai cittadini e alle imprese espropriate, di realizzare le opere compensative e di mitigazione ambientale e soprattutto di garantire la gratuità del pedaggio per i residenti».

Il pacchetto di richieste indirizzate al Governatore del Veneto arriva dai "Giovani Amministratori Alto Vicentino", un gruppo di sindaci, assessori e consiglieri comunali della zona che ha deciso di unire le forze per affrontare una questione che coinvolge un territorio ampio.

Il gruppo, costituito dai giovani amministratori di una dozzina di Comuni - Thiene, Schio, Sarcedo, Villaverla, Lugo, Valdagno, Arsiero, Cogollo, Tonezza, Nove e Bassano - è al lavoro da un paio di settimane, e come primo documento ha realizzato un ordine del giorno relativo al completamento della superstrada che ora verrà proposto ai Consigli comunali del territorio per l'approvazione ufficiale.

«I lavori per la costruzione della Pedemontana Veneta sono iniziati da più di cinque anni - spiega il sindaco di Sarcedo Luca Cortese - ma ad oggi i cittadini dei Comuni interessati dal suo passaggio stanno ancora vivendo forti disagi. Se a questo aggiungiamo che il Governo ha stanziato 615 milioni di euro come contributo pubblico, ai quali si sommano i 300 milioni di contributo straordinario approvato da Zaia, e nonostante questo per assicurare la sostenibilità dell'opera è stata annunciata l'eliminazione della gratuità di utilizzo per i residenti, allora appare evidente come la situazione sia davvero critica».

E proprio l'introduzione del pedaggio è uno dei fattori che preoccupano di più i Comuni perché ciò riverserebbe una grossa quantità di traffico sulla viabilità locale aggravando ulteriormente la sicurezza stradale su arterie comunali e provinciali quali la vecchia Gasparona. Viabilità locale che dovrebbe essere sostenuta da una serie di opere compensative che i giovani amministratori locali chiedono vengano realizzate al più presto. Si va dalle piste ciclabili, come nel caso di Sarcedo dove sono previste nelle vie Salbego, Casoni e Quartiere, alle riasfaltature fino alla cessione ai Comuni di strade complanari come nel caso di via Bassi a Villaverla.

«Le opere devono però essere inserite in un piano generale e non realizzate solo per tenere buoni gli amministratori - afferma Andrea Vezzaro, consigliere di minoranza di Villaverla - Che senso ha progettare una ciclabile di collegamento con Thiene lungo la 349 facendola finire prima del Santo?». «In città siamo riusciti ad ottenere la riasfaltatura di via Ca' Magre, usurata dal passaggio dei camion diretti al cantiere - aggiunge Andrea Zorzan, assessore di Thiene - e ora allo stesso modo deve essere sistemata anche via Braglio. Chiediamo al Governatore Zaia di completare l'opera nel rispetto del patto sancito tra Regione, enti e comunità locali». «Quello della Pedemontana Veneta è un problema che riguarda tutti - conclude Tiziana Occhino, sindaco di Arsiero - È nostra responsabilità capire chi alla fine pagherà per quest'opera. Temiamo che la stessa storia si ripeta con la Valdastico Nord».

Alessandra Dall’Igna

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