La pista di atletica di Italia ’90, realizzata 30 anni fa nella Cittadella dello sport e mai inaugurata, tornerà a vivere grazie ai nuovi accordi voluti dal Comune per il Parco Sud. Una buona notizia per gli sportivi thienesi, rimasti orfani della pista dello Stadio Miotto, smantellata a fine anni ’90 per far spazio alla scuola dell’infanzia Amatori, e poi di quella di via dei Quartieri che avrebbe dovuto sostituirla, ma di fatto è rimasta sempre chiusa. «La riqualificazione della vecchia pista di atletica è una priorità - annuncia Giampi Michelusi, assessore allo sport - e ora che stiamo arrivando alla vendita degli immobili che ospitano Decathlon e PittaRosso (per un valore di circa 5 milioni di euro, ndr) abbiamo deciso di inserire nella trattativa per il completamento delle opere pubbliche anche la sistemazione della pista, che originariamente non era previsto dal project financing. I lavori da eseguire sono consistenti perché è da rifare da zero, essendo stata abbandonata, l’esempio di uno spreco inaudito. So che l’opera è molto attesa. Sono stato contattato da diverse realtà sportive, interessate a rifondare la società di atletica Thiene». Prima che la pista del Miotto venisse eliminata, Thiene poteva contare su una vivace società di atletica che organizzava gare interregionali e richiamava atleti del calibro di Sergio Gasparella, Orlando Pizzolato e Fulvio Costa. A ricordare gli anni d’oro dell’atletica thienese è Alberto Vecelli, presidente del comitato di quartiere del Centro ed ex campione provinciale e regionale di mezzofondo, da sempre sostenitore della necessità di ridare alla città la sua pista. «Ricordo bene quando hanno avviato i lavori per la costruzione della nuova pista alla Cittadella dello sport - afferma - il Comune aveva preso un contributo di 500 milioni di lire dal Coni. Era bellissima, le corsie erano in sportflex, c’era la gabbia per i martelli, la pedana per il salto in alto e in lungo e la riviera per la gara dei 3000 metri siepi. È stato uno scandalo che non sia mai stata inaugurata: mi auguro che questa sia finalmente la volta buona perché una città di quasi 25 mila abitanti si merita uno spazio adeguato dove poter praticare le diverse discipline atletiche». • © RIPRODUZIONE RISERVATA