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Rapine ai ragazzi Due minorenni scoperti e arrestati

Il capitano Davide Rossetti e il comandante della stazione dei carabinieri di Thiene, Piantoni. FOTO CISCATO
Il capitano Davide Rossetti e il comandante della stazione dei carabinieri di Thiene, Piantoni. FOTO CISCATO
Il capitano Davide Rossetti e il comandante della stazione dei carabinieri di Thiene, Piantoni. FOTO CISCATO
Il capitano Davide Rossetti e il comandante della stazione dei carabinieri di Thiene, Piantoni. FOTO CISCATO

Da settembre a ottobre, secondo i carabinieri, hanno seminato terrore tra i loro coetanei, minacciando di picchiarli e obbligandoli a consegnare tutto il denaro. Dopo undici rapine messe a segno in poco più di un mese e un bottino racimolato di circa 200 euro, ora per due minori italiani di origine nordafricana, residenti nel Thienese, sono scattati l'arresto da parte dei carabinieri e la misura cautelare dell'inserimento in due diverse comunità educative, disposta dal tribunale per i minorenni di Venezia. I militari hanno ricevuto la prima segnalazione il 21 settembre quando un minorenne residente in città si è presentato in caserma per denunciare la rapina subita poco prima nel parco del Donatore. Mentre stava attraversando l'area verde il giovane sarebbe stato infatti fermato da un gruppo di coetanei, due dei quali gli avrebbero chiesto di poter dare un'occhiata al suo cellulare. «Se lo rivuoi indietro e non vuoi essere picchiato devi darci tutto quello che hai», sarebbe stata la minaccia pronunciata dai due. Nella stessa giornata, a distanza di qualche ora, si sono presentati dai militari altri due ragazzi, sempre di età inferiore ai diciott'anni, che hanno descritto agli uomini del capitano Davide Rossetti degli episodi analoghi. I rapinati hanno consegnato complessivamente poche decine di euro per poter riottenere lo smartphone ed evitare il pestaggio. I tre casi denunciati in un unico giorno hanno dato il via alle indagini che, grazie alle descrizioni fornite durante le deposizioni, si sono concentrate su un gruppo di ragazzini già notati durante i servizi di pattuglia. Il 29 settembre i militari hanno ricevuto due ulteriori denunce simili, altrettante il primo di ottobre, ma anche il 13 e il 25 dello stesso mese. Stando agli accertamenti dei carabinieri i due giovani rapinatori avrebbero messo a segno undici rapine – ciascuna con un bottino variabile tra i 10 e i 40 euro – e un tentativo di estorsione effettuato minacciando una delle vittime di tornare a portare altro denaro per evitare calci e pugni. Gli episodi si sono svolti tutti in orario pomeridiano, nei pressi del centro di Thiene tra il parco del Donatore, i Giardini del Bosco e la stazione delle corriere. La coppia di rapinatori sarebbe sempre stata accompagnata da un gruppo di conoscenti minorenni, i quali non sarebbero mai stati parte attiva nei reati commessi. Le indagini hanno portato all'identificazione dei presunti responsabili dei crimini, arrestati dai carabinieri e affidati a due diverse comunità educative distanti da Thiene, una in Veneto e una fuori regione. Le misure cautelari sono state disposte dal tribunale per i minori di Venezia che si riserverà di interrompere o meno i provvedimenti. «Non essendo un gruppo gerarchicamente organizzato, ma due minorenni che non hanno mai esercitato violenza fisica, non è possibile legare questi episodi all’operato di una gang», commenta il comandante della Compagnia di Thiene, il capitano Rossetti. «Quando ci siamo recati a casa dei due ragazzi per arrestarli, i genitori sono cascati dalle nuvole. I giovani non hanno aperto bocca, ma penso che abbiano capito la gravità delle loro azioni. Il nostro sospetto - conclude il comandante - è che ci siano altre vittime di cui non siamo ancora a conoscenza: queste persone possono comunque denunciare il reato, anche dopo l'arresto». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Marco Billo

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