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Rapina in sala slot, via con 2 mila euro

L’esterno della sala slot di via Manzoni a Zanè, presa di mira dai malviventi. FOTOSERVIZIO STELLA CISCATOLa porta d’ingresso della sala visitata dai ladri
L’esterno della sala slot di via Manzoni a Zanè, presa di mira dai malviventi. FOTOSERVIZIO STELLA CISCATOLa porta d’ingresso della sala visitata dai ladri
L’esterno della sala slot di via Manzoni a Zanè, presa di mira dai malviventi. FOTOSERVIZIO STELLA CISCATOLa porta d’ingresso della sala visitata dai ladri
L’esterno della sala slot di via Manzoni a Zanè, presa di mira dai malviventi. FOTOSERVIZIO STELLA CISCATOLa porta d’ingresso della sala visitata dai ladri

Rapina notturna alla sala slot di Zanè. Il colpo è andato a segno ieri alle 4 quando due uomini con il voto coperto da un passamontagna hanno fatto irruzione nella sala El Dorado di via Manzoni, facendosi consegnare l’incasso. Un bottino di duemila euro che i due individui hanno estorto alla cassiera minacciandola con una pistola, prima di darsi alla fuga a bordo di un’auto. Il tutto è durato pochi minuti e fortunatamente senza conseguenze per la dipendente della sala, a quell’ora nel locale insieme ad un cliente. La giovane non ha opposto resistenza, consegnando ai rapinatori gli introiti delle giocate presenti in cassa e allertando le forze dell’ordine non appena i due sono usciti. Questa la prima ricostruzione fornita dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia di Thiene, coadiuvati dai militari della stazione, immediatamente intervenuti. Dopo aver raccolto la testimonianza della dipendente, gli uomini del capitano Davide Rossetti hanno acquisito i filmati della videosorveglianza del locale per poter rilevare elementi utili all’identificazione dei responsabili della rapina. Diversi i punti oscuri da chiarire per poter far completamente luce sulla vicenda. Innanzitutto l’orario in cui è avvenuta la rapina: alle 4 gli apparecchi della sala slot di via Manzoni avrebbe dovuto essere spenti, come gli altri presenti sul territorio comunale, dato che dal 2017 a Zanè vige un’ordinanza del sindaco contro la ludopatia che limita gli orari di gioco in tutti i bar e le sale slot, imponendo ai gestori di accendere le macchinette dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22. Invece alle 4 la sala giochi El Dorado situata lungo la provinciale 349 era aperta e al suo interno era presente anche un cliente che, come riferito dalla dipendente ai carabinieri, «si era attardato oltre l’orario di chiusura per completare le sue giocate». È da capire poi se i malviventi fossero realmente in possesso di un’arma o se ne abbiano soltanto simulato il possesso. Su questo punto i carabinieri sono cauti: nel diffondere la notizia hanno infatti parlato di “due individui con il voto coperto, di cui uno armato verosimilmente di pistola”. La dipendente della sala slot ha infatti riferito ai militari di essere stata minacciata con una pistola ma di non averla vista bene in quanto il rapinatore la teneva vicino a sé e non gliel’ha puntata alla testa. Quando hanno ottenuto ciò che volevano i due, che nel corso della rapina si sono espressi in italiano senza rivelare particolari accenti dialettali o stranieri, sono fuggiti prima a piedi e poi a bordo di un’auto. Dalle immagini fino ad ora visionate dai carabinieri, si vede soltanto la coppia di malviventi a viso coperto arrivare e andarsene a piedi: l’auto, presumibilmente un’utilitaria, era stata lasciata poco distante in modo da agevolarne la fuga, considerato che la sala slot si trova all’interno di un cortile privato. Utili per rintracciare l’auto dei malviventi potrebbero rivelarsi i varchi elettronici installati dai Comune di Zanè e di Thiene lungo la provinciale 349: le immagini raccolte dalle telecamere infatti potrebbero aver immortalato il passaggio dell’auto con a bordo i rapinatori, permettendo così agli inquirenti di identificare i responsabili dell’assalto notturno. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Alessandra Dall’Igna

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