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Presi i vandali, incastrati dal video

I danni causati alla media Ferrarin dal rogo appiccato dai vandali Il comandante ScarpelliniIl sindaco Gianni Casarotto
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I danni causati alla media Ferrarin dal rogo appiccato dai vandali Il comandante ScarpelliniIl sindaco Gianni Casarotto

Le intrusioni notturne nell'ultimo mese e il rogo appiccato sabato scorso nella scuola media Ferrarin non sono rimasti impuniti: le indagini effettuate dalla polizia del consorzio Nordest Vicentino guidata dal comandante Giovanni Scarpellini hanno permesso di individuare i responsabili degli atti vandalici, incastrati da un video delle fiamme che loro stessi avrebbero pubblicato su Instagram. Per quattro minorenni, tra i 14 e i 17 anni, e un 21enne – tutti di origine straniera, residenti nel thienese e alcuni con precedenti per reati contro il patrimonio e spaccio - sono scattate le denunce per i reati di danneggiamenti, e più precisamente di danneggiamento seguito da incendio, di invasione e di interruzione di pubblico servizio, in quanto i danni provocati non hanno permesso lunedì lo svolgimento delle attività scolastiche. A inizio settimana la dirigenza dell'istituto comprensivo statale di Thiene, che coordina l'istituto di via San Gaetano, ha incontrato tutte le classi sensibilizzandole sulla necessità di fornire qualsiasi elemento utile alle indagini. Una quindicina di studentesse e studenti, accompagnati dai genitori, si sono quindi presentati spontaneamente nel comando di via Rasa, rilasciando agli agenti testimonianze e segnalazioni sulle quali sono stati basati i primi accertamenti. In seguito la procura della Repubblica nel tribunale per i minorenni di Venezia, tramite il celere intervento del pubblico ministero Monica Mazza, ha disposto l'emissione dei decreti di perquisizione e sequestro a carico di alcuni minorenni. Un provvedimento del tribunale di Vicenza ha invece interessato l'unico maggiorenne. Mercoledì gli agenti hanno quindi suonato al campanello di casa dei cinque indagati che hanno consegnato alla polizia locale i propri smartphone, poi sequestrati e messi a disposizione dei periti dell'autorità giudiziaria. Dai cellulari si potranno raccogliere informazioni utili alle indagini come la presenza di video, messaggi e chat, oltre allo storico della geo-localizzazione dei dispositivi per posizionarli al momento dei fatti contestati. Un video dell'incendio, infatti, era stato pubblicato sui social già sabato sera e, nonostante fosse stato subito rimosso, le forze dell'ordine sono riuscite a risalire all'autore del filmato e a individuare i responsabili dell'incendio. Ora per i denunciati verranno avviati i procedimenti giudiziari con K.M., l'unico maggiorenne, che verrà giudicato nel tribunale di Vicenza, mentre i quattro minorenni saranno convocati nel tribunale per i minorenni di Venezia. «Ringrazio le forze di polizia per il lavoro investigativo svolto e i ragazzi delle Ferrarin per il prezioso contributo alle indagini», commenta il sindaco Giovanni Casarotto. «Valuteremo se costituirci come parte civile per il danno morale subito dal Comune». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Marco Billo

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