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Postino infedele, i Comuni

La palazzina dove il postino ha abitato fino a qualche tempo fa e dove sono partite le indagini. FOTO STELLA
La palazzina dove il postino ha abitato fino a qualche tempo fa e dove sono partite le indagini. FOTO STELLA
La palazzina dove il postino ha abitato fino a qualche tempo fa e dove sono partite le indagini. FOTO STELLA
La palazzina dove il postino ha abitato fino a qualche tempo fa e dove sono partite le indagini. FOTO STELLA

Marialuisa Duso Dopo la sorpresa lo sdegno. E se la vicenda del postino infedele ha fatto parlare tutta Italia, fino ad essere ripresa da tutte le testate del mondo, dal Washington Post alla Bbc, a Breganze, dove anche ieri mattina sono arrivate le troupe di Mediaset, non fanno che chiedersi come sia stato possibile. Quegli oltre cinque quintali di posta mai consegnata, il più grosso quantitativo di corrispondenza mai sequestrato in Italia, fanno arrabbiare residenti e amministratori, decisi adesso ad avviare azioni legali per tutelare i loro cittadini. «Se dovessero emergere delle responsabilità di Poste Italiane - annuncia il sindaco di Breganze, Piera Campana - anche nel caso di danni subiti dai cittadini per il mancato recapito della corrispondenza, valuteremo la possibilità di costituirci parte civile». È più di un’intenzione quella espressa dalla collega di Fara, Maria Teresa Sperotto, che l’altra sera ha portato la questione in Giunta e, d’intesa con i suoi assessori, ha chiesto il parere ad un legale esperto, per avviare una eventuale class action. «La possibilità si procedere per vie legali c’è e non è neanche tanto remota - afferma il sindaco di Fara -. C’è stata una interruzione di pubblico servizio. Come muoverci lo decideremo insieme agli esperti. Sono del parere che i miei cittadini debbano essere tutelati. Ci sono state in questi anni diverse segnalazioni, di cui già mi sono fatta portavoce, per la posta non consegnata o arrivata in ritardo». «Un problema lontano dall’essere risolto - rincara Sperotto -, se consideriamo che le lettere inviate quattro settimane fa dall’Ulss alle famiglie per la scelta del nuovo medico di base, che doveva essere fatta entro il 22 gennaio, stanno arrivando in questi giorni. Ed è ormai una costante che il postino non passi per diversi giorni e poi consegni pacchi di posta tutta insieme». Ma a Mirabella ci sarebbe anche chi si è ritrovato all’improvviso senza elettricità, perché il servizio è stato sospeso, a causa di bollette non pagate, probabilmente perché mai arrivate. Di Andrea Consolaro, il postino di 56 anni, originario del Napoletano, finito all’improvviso al... disonore della cronaca, per il momento non c’è traccia. Sul suo profilo Facebook ha scritto qualche giorno fa a chi gli faceva gli auguri per il suo compleanno: «scusate non ho la possibilità di festeggiare con voi, sono in grosse difficoltà». Si sa che ha abitato fino a qualche tempo fa al civico 23 di via Carducci a Breganze, da dove però si sarebbe trasferito per andare a vivere in un altro paese della zona. Proprio da lì sono partite le indagini quando la proprietaria dell’immobile si è rivolta all’ecocentro per ripulire il garage, dove ha trovato ammassati pacchi di carta, fra cui la prima parte della corrispondenza sequestrata. Da lì sono proseguite le ricerche, anche nella nuova abitazione, dove la polizia ha rinvenuto il resto: cassette postali colme di corrispondenza, stipate fra i mobili. A sentire i vicini di casa, pare che Consolaro non facesse entrare nessuno nella sua abitazione. Da qualche settimana è stato sospeso dal servizio. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Marialuisa Duso

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