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Piano anti-puzza
Ora la “Tintess”
ha 6 mesi di tempo

Con le nuove imposizioni il problema degli odori dalla Tinstess dovrebbe risolversi. FOTO DONOVAN CISCATO
Con le nuove imposizioni il problema degli odori dalla Tinstess dovrebbe risolversi. FOTO DONOVAN CISCATO
Con le nuove imposizioni il problema degli odori dalla Tinstess dovrebbe risolversi. FOTO DONOVAN CISCATO
Con le nuove imposizioni il problema degli odori dalla Tinstess dovrebbe risolversi. FOTO DONOVAN CISCATO

Il caso Tintess sbarca a Venezia dove la Regione, su richiesta dell'Amministrazione comunale, ha deciso di imporre alla ditta nuove migliorie all'impianto di depurazione per risolvere definitivamente il problema degli odori.

L'incontro con la commissione tecnica regionale si è tenuto giovedì mattina con il sindaco Gianni Casarotto, l'assessore all'ambiente Andrea Zorzan, una rappresentanza del Comitato LaRoSa, che ha potuto portare la testimonianza dei residenti, l'azienda Tintess e i tecnici di Arpav, Provincia, Regione e Comune.

Sul tavolo la criticità degli odorigeni in atmosfera, che continuano a persistere nonostante la ditta di via dell’Industria abbia realizzato un nuovo impianto di captazione, e i risultati del sopralluogo svolto a fine luglio da Arpav.

«Quando nel 2014 abbiamo votato contro l'autorizzazione regionale che ha concesso alla ditta la conversione del depuratore da impianto di recupero a trattamento dei rifiuti speciali - ha spiegato il primo cittadino - c'erano state date ampie rassicurazioni che il nuovo impianto non avrebbe più prodotto puzze, e invece siamo ancora qua a fronteggiare il problema. Per questo, dopo aver richiesto ad Arpav un nuovo controllo a fine luglio, abbiamo voluto incontrare la Regione per cercare di ottenere maggiori prescrizioni alla ditta ed inserirle nell'autorizzazione».

Le nuove imposizioni elaborate da Arpav, che ha riscontrato criticità nella vasca biologica esterna, costringono la Tintess a realizzare la copertura completa e l'adeguata aspirazione della vasca, a migliorare la tenuta del locale di contenimento della stessa vasca di pre-denifricazione in modo da evitare emissioni “fuggitive”, a creare un sistema di aspirazione per il deposito del fango biologico e chimico-fisico in modo da mitigare l'insorgere di eventuali fenomeni odorigeni.

Tutte queste migliorie all'impianto, per le quali la ditta ha già avviato la progettazione, dovranno essere effettuate entro i prossimi sei mesi.

A fine agosto infatti la Tintess ha comunicato alla Regione la conclusione dei lavori del nuovo impianto di captazione ed è entrata nella fase di esercizio provvisorio: significa che ha sei mesi di tempo per testare l'impianto di depurazione prima del collaudo finale e il via libera a trattare maggiori quantità di rifiuti (da 30 a 45 mila tonnellate) e nuovi codici Cer.

«In realtà, proprio per testare questo nuovo impianto di captazione, nelle ultime settimane la Tintess ha già iniziato a trattare nuovi codici Cer e ha aumentato la quantità di rifiuti da smaltire - ha precisato l’assessore Zorzan -. Per questo è urgente che tutte le migliorie prescritte da Arpav, e che ora la Regione ufficializzerà inserendole nell'autorizzazione, vengano realizzate quanto prima e comunque entro i prossimi sei mesi. Il risultato ottenuto in Regione nasce dall'attenzione continua da parte dell’Amministrazione, da sempre al lavoro per risolvere il problema che sta creando disagi alle frazioni di Thiene».

«Oltre al problema delle emissioni in atmosfera – ha concluso Casarotto - abbiamo chiesto, tramite Avs che ha partecipato alla commissione tecnica, che la Regione si faccia carico di maggiori controlli sull’emissione dei reflui liquidi immessi in fognatura dalle aziende del territorio».

Alessandra Dall'Igna

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