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Piano anti-odori «Fatte le migliorie ma la puzza resta»

L’ultimo incontro a Lampertico tra residenti, Comune e Arpav.  CISCATO
Uno scorcio dell’area esterna dello stabilimento della ditta thienese Tintess.  STUDIOSTELLA-CISCATO BREGANZE
L’ultimo incontro a Lampertico tra residenti, Comune e Arpav. CISCATO Uno scorcio dell’area esterna dello stabilimento della ditta thienese Tintess. STUDIOSTELLA-CISCATO BREGANZE
L’ultimo incontro a Lampertico tra residenti, Comune e Arpav.  CISCATO
Uno scorcio dell’area esterna dello stabilimento della ditta thienese Tintess.  STUDIOSTELLA-CISCATO BREGANZE
L’ultimo incontro a Lampertico tra residenti, Comune e Arpav. CISCATO Uno scorcio dell’area esterna dello stabilimento della ditta thienese Tintess. STUDIOSTELLA-CISCATO BREGANZE

Mentre continuano le segnalazioni da parte dei cittadini in merito agli odori sgradevoli di plastica bruciata e solventi chimici che a ondate invadono l'area a sud di Thiene, la ditta Tintess «ha concluso il periodo di collaudo delle opere di miglioramento dell'impianto di depurazione e ora attende la certificazione da parte della Regione», conferma l’assessore all’ambiente Andrea Zorzan. Un documento che dovrebbe autorizzare la ditta di via dell'Industria a trattare maggiori quantità di rifiuti (da 30 a 45 mila tonnellate) e nuovi codici Cer. Il condizionale è tuttavia d'obbligo perché il Comune ha evidenziato agli uffici regionali il persistere di fenomeni odorigeni, che dal 2013 creano forti disagi alle frazioni di Santo, Lampertico e Rozzampia, nonostante il nuovo impianto di captazione entrato in funzione l'anno scorso e le migliorie richieste dall'Arpav nel settembre 2017 e realizzate dalla ditta in questi ultimi mesi. Per tale motivo l’amministrazione comunale ha chiesto alla Regione di aspettare a dare l'ok per valutare attentamente l'esito della rivelazione effettuata dai cittadini-sentinelle, ora in mano ad Arpav per l'elaborazione dei dati, e di convocare un nuovo tavolo di confronto che dovrebbe riunire gli enti interessati dopo la pausa di agosto. «Il collaudo dei lavori di miglioramento dell'impianto di depurazione è terminato lo scorso 30 giugno - spiega Zorzan - ma la problematica non può di certo dirsi risolta. Per questo motivo ho scritto alla Regione, precisando che la situazione è ancora critica e chiedendo di non rilasciare alcuna certificazione prima di aver risolto il problema che sta esasperando i cittadini. In particolare, ho chiesto di valutare attentamente l'esito della rilevazione effettuata dalle “sentinelle” (cioè dai cittadini che hanno annotato tipo di odori e orari di presenza degli stessi, da febbraio a maggio). La Regione mi ha risposto la settimana scorsa, chiedendo di inviare le ultime segnalazioni in merito ai fenomeni odorigeni che si verificano in zona industriale e ora attendiamo di essere convocati per un nuovo incontro che dovrebbe avvenire a settembre». Il Comune aveva già incontrato la commissione tecnica regionale lo scorso ottobre: al termine della riunione - cui avevano partecipato una rappresentanza del comitato di cittadini LaRoSa, l'azienda Tintess e Arpav che aveva riscontrato criticità nella vasca biologica esterna - la Regione aveva imposto all'azienda di apportate nuove migliorie all'impianto di depurazione. In questo periodo di collaudo la Tintess ha trattato nuovi codici Cer e aumentato la quantità di rifiuti da smaltire per testare l'impianto di captazione e gli ultimi lavori richiesti da Arpav. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Alessandra Dall’Igna

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