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Più negozi al Parco Sud, ma l’Ascom insorge

Il parco sud attende da anni di essere completato. FOTO CISCATO
Il parco sud attende da anni di essere completato. FOTO CISCATO
Il parco sud attende da anni di essere completato. FOTO CISCATO
Il parco sud attende da anni di essere completato. FOTO CISCATO

Dura presa di posizione della Confcommercio contro il nuovo accordo per salvare il Parco Sud voluto dal Comune di Thiene.

Il tentativo della giunta di uscire da una situazione di stallo che dura dal 2013, anno di consegna dell'opera alla città, non è piaciuto all'associazione commercianti che punta il dito contro un'intesa che andrebbe a penalizzare le attività del centro storico.

I termini dell'accordo, che ora deve ottenere l'ok del tribunale, prevedono sostanzialmente la possibilità per la F.lli Munaretto di Giuseppe srl, partner del Comune nel progetto di riqualificazione dell'area, di realizzare ulteriori cinque mila metri quadrati di strutture commerciali all'interno del Parco Sud. Con il ricavato della loro vendita, l’impresa si impegna a completare le opere pubbliche previste dal contratto. Tutto l'accordo si poggia su una condizione, ovvero che l'impresa trasferisca al Parco Sud la capacità edificatoria già in suo possesso che corrisponde a due aree cittadine di proprietà della F.lli Munaretto. La prima, che conta una superficie di 1.500 metri quadrati, è posizionata in via delle Robinie. La seconda, che si estende per 2.700 metri quadrati, è invece rappresentata dallo storico edificio delle ex Distillerie Fabris di via Trieste, su cui da tempo pende un progetto di realizzazione di uno shopping center sul modello del “City Arkaden” di Klagenfurt. «Sembra che qui per risolvere un problema se ne crei un altro», afferma Emanuele Cattelan, presidente della Confcommercio mandamentale. «Ci sono molti aspetti di questo accordo che ci appaiono discutibili. Innanzitutto, il potenziamento dell’offerta commerciale nel Parco Sud comporta un incremento del 78 per cento della superficie lorda prevista, che raggiungerà i 10.000 metri quadri. Sono evidenti le difficoltà che questa estesa area sul limitare della cintura urbana potrà creare ai negozi cittadini. Inoltre, questa intesa si scontra con il progetto di riqualificazione urbana e di rilancio commerciale del centro storico che la stessa amministrazione ha approvato e sostenuto nemmeno un anno fa».

Lo scorso maggio, infatti, la Regione ha riconosciuto Thiene “Distretto Urbano del Commercio”, stanziando un finanziamento di 242 mila euro destinati al cofinanziamento di un più complesso piano di rilancio dell'offerta commerciale della città promosso da Comune e Ascom, il cui valore complessivo è di 640 mila euro.

«Con questo accordo - conclude Cattelan - si stanno abbandonando progetti di sostegno agli esercizi del centro storico per favorire la realizzazione di realtà commerciali apertamente contrastanti. Ci chiediamo: è così che si attua l’annunciato proposito di restituire ai centri urbani il loro ruolo, negli ultimi trent’anni sottratto dai “non luoghi” del commercio? Per tutte queste motivazioni, come associazione stiamo cercando di capire se ci sono gli strumenti legislativi per poter bloccare questa intesa».

Ieri abbiamo anche tentato di raggiungere telefonicamente Renato Munaretto, per sentire la sua versione, ma non è stato possibile parlargli.

Alessandra Dall'Igna

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