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Periferia in mano a writers e vandali

Il sottopasso in via San Giovanni Bosco verso Rozampia. STELLA-CISCATOVandalismi in una delle zone periferiche della città. STELLA-CISCATOL’area commerciale ex Baggio utilizzata anche per sport. STELLA-CISCATORifiuti lasciati dopo i ritrovi nel vecchio roccolo in Conca. STELLA-CISCATO
Il sottopasso in via San Giovanni Bosco verso Rozampia. STELLA-CISCATOVandalismi in una delle zone periferiche della città. STELLA-CISCATOL’area commerciale ex Baggio utilizzata anche per sport. STELLA-CISCATORifiuti lasciati dopo i ritrovi nel vecchio roccolo in Conca. STELLA-CISCATO
Il sottopasso in via San Giovanni Bosco verso Rozampia. STELLA-CISCATOVandalismi in una delle zone periferiche della città. STELLA-CISCATOL’area commerciale ex Baggio utilizzata anche per sport. STELLA-CISCATORifiuti lasciati dopo i ritrovi nel vecchio roccolo in Conca. STELLA-CISCATO
Il sottopasso in via San Giovanni Bosco verso Rozampia. STELLA-CISCATOVandalismi in una delle zone periferiche della città. STELLA-CISCATOL’area commerciale ex Baggio utilizzata anche per sport. STELLA-CISCATORifiuti lasciati dopo i ritrovi nel vecchio roccolo in Conca. STELLA-CISCATO

Sono disseminati un po' in tutta Thiene, edifici vuoti che da tempo hanno perso la loro identità, angoli cittadini ben nascosti e lontani da occhi indiscreti. Luoghi non luoghi che ciclicamente vengono occupati da gruppi di giovani che li riutilizzano a loro piacere, a volte con fantasia altre con annoiata inciviltà.

Agli skaters nostrani deve essere apparso come un miraggio l'enorme piano interrato del complesso commerciale di via Massimiliano Kolbe.

Un tempo noto per aver ospitato il negozio Baggio Sport, oggi con i chiari segni del tempo. Qui, tra i garage dei negozi, la Sala del Regno dei Testimoni di Geova e l'ormai ex cinema a luci rosse Piccole Eden, chiuso da diversi mesi, i giovani sportivi si sono ricavati il loro personale skatepark. Si sono impadroniti dell’area, per le loro attività sportive.

Soprattutto nelle giornate di pioggia, come ci fa notare un runner che viene qui a sfruttare le gradinate per allenarsi con le ripetute, i ragazzi arrivano con un furgone, scaricano le pedane di gomma e si lanciano dai gradini, dai corrimano e dalle discese dei garage. Si tratta di una presenza probabilmente anche un po' molesta, a notare dai graffiti che ricoprono i muri dell'interrato e dal cartello esplicito con cui una non meglio identificata “direzione” informa gli ospiti che “è stata ripristinata la videosorveglianza e che pertanto, per non incorrere in spiacevoli denunce, siete pregati di portare via ogni qualvolta carte, bottiglie, filtri di sigarette, spinelli e pattume vario”.

E l'immondizia è anche ciò che si lasciano dietro al loro passaggio i ragazzi che frequentano l'antico roccolo piantato in mezzo a ciò che rimane della campagna a sud del quartiere delle Conca. Un vecchio rudere abbandonato tra le vie Ca' Boldrina e Martiri delle Foibe.

È spesso meta comitive che attraversano a piedi o in bicicletta la stretta capezzagna per entrare in questo cumulo di sassi e passare il tempo a chiacchierare, bere e mangiare, ma anche a giocare a frisbee - in un angolo ce n'è uno rosso che sembra proprio nuovo - nonché a “decorare”, o per meglio dire imbrattare, muri con disegni fallici e soprannomi.

Devono essere invece spinti dal desiderio di emozioni forti i ragazzini che periodicamente oltrepassano la recinzione arancione che da diversi anni fascia l'ex sede di “Volare” di piazzetta Belvigo. Un pericoloso scheletro di mattoni e cemento che di sera attira gruppetti di giovani che mettono in atto scorribande all'interno per esibirsi in spericolate acrobazie.

Alessandra Dall’Igna

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