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Paura nel quartiere «Siamo esasperati per i continui furti»

Luu indica i danni alla porta del suo negozio di alimentari “Tony Shop”.  FOTOSERVIZIO STUDIOSTELLA-CISCATO
Luu indica i danni alla porta del suo negozio di alimentari “Tony Shop”. FOTOSERVIZIO STUDIOSTELLA-CISCATO
Luu indica i danni alla porta del suo negozio di alimentari “Tony Shop”.  FOTOSERVIZIO STUDIOSTELLA-CISCATO
Luu indica i danni alla porta del suo negozio di alimentari “Tony Shop”. FOTOSERVIZIO STUDIOSTELLA-CISCATO

Marco Billo Il recente furto alla profumeria “Glamour”, nel quartiere della Conca a Thiene, è solo l'ultimo episodio di una lunga serie di colpi che sono stati messi a segno tra via Valsugana e via Val Cismon. È stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso della pazienza dei commercianti che lavorano in zona e che si dicono «esasperati dai continui raid» che hanno interessato e che stanno ancora interessano alcune zone del quartiere thienese. «Negli ultimi dieci anni abbiamo subito una trentina di furti», sbotta Ernesto Jobin Trombin, titolare di Jobin Photographer e portavoce dei malumori degli esercenti. «Colpi che hanno interessato tutti i negozi di quest'area, complessivamente una quindicina, ai quali bisogna sommare i raid nei garage dei condomini ripuliti da biciclette e merce di valore. Ogni mattina abbiamo paura di trovare la vetrina sfondata: dopo l'incursione della scorsa settimana alla profumeria, stiamo valutando di promuovere una raccolta firme per chiedere maggiore sicurezza e sorveglianza negli orari notturni. Una questione che sottoporremo anche ai nuovi comitati di quartiere perché si tratta di un problema che riguarda tanto la Conca quanto il resto della città». A sollevare la protesta dei commercianti è stato il furto che lunedì 27 novembre ha colpito il punto vendita “Glamour”, dal quale sono spariti più di 300 profumi di marca, come riportato dal nostro Giornale. «I ladri hanno prima segato un paletto metallico a protezione della vetrina e poi con un monovolume in retromarcia hanno sfondato la vetrata», racconta la titolare Maria Grisi. «In sette minuti ci hanno causato danni per 40 mila euro tra refurtiva e danneggiamenti alla struttura». Come se non bastasse il giovedì successivo una coppia ha rubato otto profumi: quando il sistema anti-taccheggio ha iniziato a suonare i due sono scappati in auto e nella fuga hanno quasi investito le commesse che si erano messe all’inseguimento. «Non ci sentiamo sicuri, mancano telecamere e illuminazione. Possiamo solo aumentare le nostre misure di sicurezza», aggiunge Grisi. «Dai video di sorveglianza, nel primo furto abbiamo notato transitare un autoarticolato per via Valsugana: sicuramente l’autista ha visto ciò che stava accadendo davanti al mio negozio, ma non ha dato l’allarme». Tra i negozi colpiti c'è anche chi, come il Caffè Vecchio Veneto, ha ricevuto otto visite dei ladri in cinque anni. «Lasciamo sempre la cassa e le slot macchine vuote, ma periodicamente entrano provocando minimo mille euro di danni ogni volta», aggiunge il titolare Michele Wu. «Dopo l'ultima incursione ho lasciato la serratura forzata e il registratore di cassa resta sempre aperto con una luce puntata, mostrando così che non c'è denaro», spiega Vittorio Luu, proprietario del negozio di alimentari Tony Shop. «Da noi sono entrati tre volte in quattro anni con danni per 12 mila euro e un bottino di soli 50 euro. Servono più controlli notturni». Tra i commercianti colpiti c'è anche chi non ha intenzione di correre ulteriori rischi. «Abbiamo subito due furti di pentolame in una settimana, con la refurtiva che ammonta a decine di migliaia di euro: la sera ho paura e non siamo affatto tranquilli», conclude Maria Grazia Fornelli, titolare del negozio Amc. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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