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Ora arriva il muro
anti-terrorismo
all’ex scalo merci

Uno scorcio della zona dei binari in stazione ferroviaria a Thiene. STUDIOSTELLA-CISCATO BREGANZE
Uno scorcio della zona dei binari in stazione ferroviaria a Thiene. STUDIOSTELLA-CISCATO BREGANZE
Uno scorcio della zona dei binari in stazione ferroviaria a Thiene. STUDIOSTELLA-CISCATO BREGANZE
Uno scorcio della zona dei binari in stazione ferroviaria a Thiene. STUDIOSTELLA-CISCATO BREGANZE

Un muro alto due metri e mezzo e lungo 260 metri per bloccare eventuali atti terroristici contro la stazione dei treni a Thiene. È quanto richiesto dalla società Rfi, ovvero Rete ferroviaria italiana, ai progettisti che per conto dell'immobiliare “Domus Brenta” stanno pianificando la riqualificazione della vasta area di 20 mila metri quadri che si estende da piazza Matteotti fino all'ex consorzio agrario, coinvolgendo anche aree di proprietà del Comune e di Rfi.

IL MURO ANTITERRORISMO. Una prescrizione che per Rete ferroviaria italiana è necessaria a proteggere la linea Schio-Vicenza grazie alla creazione di una barriera di tutela tra i binari e la viabilità interna della nuova area, in grado di resistere all'eventuale sfondamento da parte di un camion lanciato a tutta velocità. Per i progettisti del recupero urbanistico si tratta invece di una richiesta esagerata ed esteticamente in contrasto con il “Piano Stazione” che mira a riqualificare quest'area degradata anche attraverso il recupero di elementi storici e di pregio, come i paracarri in pietra ancora presenti in via Dante, antico viale d'accesso alla stazione.

LE DIFFICOLTÀ. «Capisco la preoccupazione di Rfi e la necessità di garantire la sicurezza alla linea ferroviaria - spiega il geometra Maurizio Dal Santo che ha curato il “Piano Stazione” assieme all'architetto Adriano Carli - ma mi sembra che si pretenda di applicare norme antiterrorismo come se fossimo alla stazione centrale di Milano. Oltretutto ho fatto presente a Rfi che a qualche centinaio di metri di distanza ci sono ben tre passaggi a livello dove si potrebbe compiere il medesimo presunto attentato senza difficoltà. Alla fine si sono detti disponibili a vagliare una soluzione alternativa che ora stiamo progettando: l'idea è quella di realizzare una sorta di recinzione alta un metro e mezzo, sempre in grado di bloccare un veicolo ma conforme al progetto che stiamo portando avanti».

IL PROGETTO. Dal punto di vista del cantiere, l'avvio dei lavori, inizialmente programmato per ottobre, slitterà a febbraio in quanto manca ancora da parte dell’Amministrazione regionale la documentazione relativa allo screening Vas (Valutazione ambientale strategica). Nella nuova area sorgeranno una media struttura di vendita di 1.500 metri quadrati, dove troverà spazio il discount della catena tedesca Aldi, un ristorante del marchio “Fonzie the Burger's House” ed attività direzionali, nonché un parcheggio regolato a disco orario, con a disposizione 135 posti auto, che sarà anche ad uso pubblico. Un altro parcheggio da 90 posti auto a servizio degli utenti delle ferrovie, con spazio coperto per la sosta delle bici, sarà creato nell’area più vicina alla stazione, accessibile sia da piazza Matteotti che da via Vittorio Veneto.

LA NUOVA PIAZZA. L'intervento di restyling interesserà anche il piazzale della stazione dove, oltre al rifacimento della pavimentazione, si provvederà a realizzare una fontana. Le auto provenienti dall’incrocio tra le vie Dante e Vittorio Veneto, che manterrà la regolamentazione con il semaforo, potranno solo transitare davanti alla stazione per carico/scarico ma senza sostarvi, in un percorso segnato da paracarri in pietra. Alberature, siepi, nuova illuminazione ed arredo urbano renderanno gradevoli e funzionali tutti gli spazi così come previsto nel progetto. Non sono stati dimenticati, infine, gli amanti delle due ruote, che potranno percorrere la nuova pista ciclabile che costeggerà tutta l’area riqualificata, collegando il tratto già esistente nei pressi del sottopasso che si trova in zona Cappuccini con la stazione dei treni.

I BENEFICI ECONOMICI. Per l’Amministrazione comunale il “Piano Stazione” comporterà un beneficio economico pari a un milione 200 mila euro, dovuto per 748 mila euro al valore dei 4.600 metri quadri circa di area dell’ex scalo merci che il Comune cede all’immobiliare “Domus Brenta” e per 452 mila euro, quale ulteriore beneficio pubblico, somme tutte che verrano utilizzate per la realizzazione delle opere previste dal piano. Si tratta di marciapiedi, verde pubblico, piazza Giacomo Matteotti, una fontana, parcheggio a servizio degli utenti della stazione ferroviaria e pista ciclabile. L’impegno dell’immobiliare “Domus Brenta” è di dare inizio ai lavori delle opere di urbanizzazione quanto prima con l’obiettivo di ultimarle entro dodici mesi; solo una volta che saranno concluse, verrà realizzato lo stralcio che prevede la costruzione dei volumi commerciali e di quelli direzionali. Una completa opera di riqualificazione, che modificherà l’attuale assetto dell’area in cui sono presenti la stazione ferroviaria e l’ex scalo merci.

Alessandra Dall’Igna

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