<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Nuovo tempio crematorio
Si rafforza il fronte del no

Si rafforza il fronte dei contrari al tempio crematorio cittadino
Si rafforza il fronte dei contrari al tempio crematorio cittadino
Si rafforza il fronte dei contrari al tempio crematorio cittadino
Si rafforza il fronte dei contrari al tempio crematorio cittadino

È una strada tutta in salita quella che attende il progetto di realizzazione di un tempio crematorio a Thiene che l'amministrazione comunale sta portando avanti da circa un anno. Il neonato comitato “No al tempio crematorio”, che conta già centinaia di cittadini e si è riunito nei giorni scorsi per far sentire le proprie ragioni, è pronto a fare le barricate.

Residenti del quartiere Cappuccini, dove il forno dovrebbe sorgere proprio al fianco del cimitero come stabilito dalla legge, uniti ai cittadini di tutta Thiene hanno puntato i piedi contro una struttura che, a loro dire, andrà a peggiorare una situazione ambientale già pesantemente compromessa dalla presenza di numerose fonti inquinanti: treno a gasolio, traffico, depuratore, l'inceneritore a pochi chilometri di distanza.

«È impensabile realizzare questo tempio crematorio in un'area densamente popolata come quale dei Cappuccini - hanno spiegato i cittadini durante l'incontro pubblico - a pochi metri da abitazioni, campi sportivi, patronato e asilo, esponendo a possibili rischi bambini e ragazzi. Già subiamo l'inquinamento derivante dall'inceneritore di Schio e di tante altre fonti, non permetteremo mai che il forno venga realizzato qui».

A supporto della sua posizione, il comitato ha chiesto l'intervento di Giovanni Fazio, medico di famiglia con competenze ambientali, e dell'avvocato Edoardo Bortolotto, presenti all'affollato incontro pubblico tenutosi all'hotel Ariane cui hanno partecipato oltre 200 persone, compresi il sindaco Gianni Casarotto e l'assessore Andrea Zorzan, i consiglieri di maggioranza Carlo Gecchelin e Dino Zerbo, e quelli di minoranza Orazio Comberlato, Alessia Gamba, Roberto Frau, Paolo Trevisi e Luca Zancan.

I tecnici hanno hanno esposto i rischi derivante dalla costruzione dei crematori in prossimità dei centri abitati, illustrando gli aspetti medici e legali inerenti al progetto. «Studi scientifici internazionali hanno dimostrato la pericolosità dei fumi che escono dai camini dei tempi crematori - ha spiegato il dottor Fazio - non si tratta di vapore acqueo, ma di diossine, metalli pesanti, tra cui mercurio, polveri sottili pericolosissime. Ricordo che mercurio e diossine sono responsabili di aborti, danni cerebrali, tumori e altre gravi patologie. Oltretutto sono gas leggeri e volatili, che con un po' di vento posso tranquillamente raggiungere il centro di Thiene e i Comuni limitrofi. L'alternativa è di costruirlo ad almeno 10 chilometri di distanza dai centri abitati oppure di impiegare altre tecniche per la cremazione, come ad esempio l'azoto liquido o la disidratazione».

«Un impianto come questo, costruito all'interno di un'area abitata - ha aggiunto l'avvocato Bortolotto - dovrebbe essere sottoposto alla normativa che regola gli inceneritori di rifiuti urbani perché nel nostro corpo sono presenti metalli pesanti contro i quali i filtri dei camini del tempio crematorio non servono a nulla. Dunque bisogna valutare bene anche questi aspetti».

Alessandra Dall'igna

Suggerimenti