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Niente soldi per la bretella «Facciamone una mini»

Un camion durante l’attraversamento di un tratto cittadino. FOTO STUDIOSTELLA-CISCATO
Un camion durante l’attraversamento di un tratto cittadino. FOTO STUDIOSTELLA-CISCATO
Un camion durante l’attraversamento di un tratto cittadino. FOTO STUDIOSTELLA-CISCATO
Un camion durante l’attraversamento di un tratto cittadino. FOTO STUDIOSTELLA-CISCATO

Non è certo a suon di divieti che si risolvono le cose. Ciò che più serve è il dialogo. Soprattutto quando in ballo c’è una questione importante, con un progetto fermo nel cassetto da una ventina di anni. Ecco perché tramontata, o quasi, la possibilità di vedere realizzata la circonvallazione est di Thiene-Zugliano, scende in campo Confindustria Vicenza con una proposta concreta.

Se non ci sono i soldi, perché ormai Comuni, Provincia e Regioni non possono far fronte alla spesa per realizzare l’opera intera, a causa di vincoli di bilancio che interessano le Amministrazioni, «allora meglio pensare a come realizzare una soluzione per una piccola parte del tracciato», spiega Gaetano Marangoni delegato per il territorio e le infrastrutture di Confindustria Vicenza. Insomma serve almeno una mini bretella per bypassare il punto più delicato della viabilità urbana, tenendo conto però delle esigenze di tutti: gli imprenditori che devono movimentare le merci su gomma, nel modo più veloce e con procedure leggere senza appesantimenti della burocrazia così da poter garantire un futuro alle loro attività; i Comuni, che hanno la responsabilità di garantire sicurezza ai cittadini; i residenti, le cui richieste sono da tenere in considerazione per evitare i disagi.

Da tempo si sete parlare di una soluzione che permetta di togliere il traffico pesante dai centri urbani della zona. Ma il progetto è rimasto lettera morta. Le buone intenzioni si sono scontrate spesso con diversità di vedute da parte delle varie Amministrazioni, che si sono succedute a tutti i livelli, nonostante l’importanza e la necessità di questa infrastruttura.

Ma ora c’è la necessità di fare squadra: lo sanno bene gli imprenditori che vivono e lavorano tutti i giorni a contatto con i problemi reali delle aziende e che cercano, in ogni modo possibile, soluzioni in tempi celeri.

«Per questo - tiene a precisare il vicepresidente di Confindustria Vicenza - l’arma vincente è il dialogo, dal quale non sono state escluse le Amministrazioni che hanno competenza diretta sul territorio: Thiene e Zugliano, ma anche Zanè, Sarcedo e Carrè. L’iter del progetto per la realizzazione della bretella est, che doveva rientrare in Piani del traffico a livello provinciale, è fermo da lungo tempo (l’opera nel 2010 aveva ottenuto anche uno stanziamento di 200 mila euro dalla Provincia, ndr). I problemi finanziari e i tagli ai trasferimenti dello Stato agli enti locali non aiutano di certo, visto che viene conseguentemente ridotto il loro margine di manovra». Ma, detto questo, «serve una soluzione per aiutare le nostre imprese, nel rispetto delle esigenze di Comuni e cittadini, così da agevolare gli spostamenti con i camion ed evitare chilometri in più a causa dei divieti stradali», imposti dalle Amministrazioni comunali per non far passare i mezzi pesanti in alcune vie.

«Non dimentichiamo - aggiunge il vicepresidente Marangoni - che contribuiamo al territorio con tasse e inserimento sociale. Per questo con gli amministratori comunali è in atto un confronto per capire come poter riprogettare il modello di circonvallazione est, rendendolo più “snello”, a vantaggio di tutti». E questo perché «non è con le multe ai camion che si risolvono i problemi», ribadisce Marangoni. L’impegno di Confindustria «c’è ed è dimostrato dal fatto che siamo pronti a metterci attorno a un tavolo per discutere: è certamente condivisibile l’intero tracciato della bretella e sarebbe utile realizzarlo, ma non ci sono i soldi e allora diamo la priorità al primo tratto, quello di Zugliano, valutando come arrivare a una nuova versione progettuale, con il minor costo possibile ma comunque risolutiva, puntando comunque a risolvere il tratto ritenuto più critico nell’ambito del tracciato complessivo».

E Marangoni chiarisce: «Siamo pronti a individuare fasce protette, per quanto riguarda gli orari di transito dei camion. Ma almeno le aziende possono continuare a lavorare, evitando disagi ai cittadini che è il nostro obiettivo principale. Il confronto deve avvenire in Conferenza dei servizi, per arrivare a condividere una soluzione finale. Certo, il nostro intento è quello di coinvolgere anche la Provincia, ma prima ci deve essere una condivisione dal basso. Da parte delle aziende interessate c’è uno sforzo considerevole per migliorare la situazione».

Giancarlo Brunori

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