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«Nessuna sottomissione
alla sanità di Bassano»

L’ospedale unico dell’Alto Vicentino. STUDIOSTELLA-CISCATO
L’ospedale unico dell’Alto Vicentino. STUDIOSTELLA-CISCATO
L’ospedale unico dell’Alto Vicentino. STUDIOSTELLA-CISCATO
L’ospedale unico dell’Alto Vicentino. STUDIOSTELLA-CISCATO

Nessuno tocchi l'Ulss 7 Pedemontana. Dopo i giorni roventi delle polemiche sul futuro della sanità dell'Alto Vicentino, e della sua ex Ulss 4, in trambusto per la fusione con l'ex Ulss 3 di Bassano, a cercare di fare chiarezza allontanando una volta per tutte timori e paure sul taglio dei servizi essenziali è il presidente del comitato dei sindaci del distretto 2 (ex Ulss 4), Robertino Cappozzo.

Innanzitutto, «non c'è alcuna sottomissione al Bassanese», ci tiene a rassicurare Cappozzo: «È confermato anzi che, almeno per i prossimi tre anni, il bilancio sociale dell'ex Ulss 4 sarà un bilancio autonomo rispetto a quello dell'ex Ulss 3 e rimarranno quindi immutate anche le erogazioni di prestazioni e di servizi nel nostro territorio». Una precisazione indirizzata soprattutto a quanti vedono nel processo di riorganizzazione in atto un netto sbilanciamento verso Bassano, a sfavore dei 32 Comuni dell'Alto Vicentino che, volenti o nolenti, verrebbero fagocitati dal distretto 1.

«I sindaci del territorio - sottolinea il primo cittadino di Lugo - hanno molto chiaro quale sia la portata di questa riforma: proprio per questo non hanno mai abbassato la guardia, cosa che invece si vuole far passare in modo diverso e quasi inoffensivo, come se la responsabilità delle scelte regionali di ridurre il numero delle Ulss fosse nostra».

Entrando nel merito della questione, Cappozzo ricorda come proprio gli amministratori si siano battuti per far reintrodurre nel progetto di legge la funzione del direttore dei servizi sociali, originariamente soppressa: «Non solo il sistema sociale dell'Alto Vicentino poggia su solide basi, grazie anche allo storico impegno delle Amministrazioni locali, ma va detto che anche la dimensione dell'Ulss 7 Pedemontana è ottimale: meno di 400 mila abitanti, 60 Comuni e un territorio omogeneo».

Cappozzo non tocca direttamente il nodo ospedale unico di Santorso, ma parla di stretta collaborazione con il dg Giorgo Roberti allo scopo di tenere aperti i canali regionali. A difesa del nosocomio unico dell’Alto Vicentino erano scesi in campo già i sindaci di Schio Valter Orsi e di Thiene Giovanni Casarotto: il primo annunciando battaglie legali in caso di smantellamento, il secondo ribadendo l'importanza di un polo d'eccellenza, fondamentale per garantire standard di qualità nel territorio di competenza.

«Come comitato dei sindaci stiamo lavorando e monitorando quest'importante riforma e siamo dunque disponibili ad ascoltare ogni suggerimento o critica utile a migliorare il risultato - conclude Cappozzo - fermo restando che la tutela della salute dei cittadini rimane per noi l'obiettivo da salvaguardare».

Giulia Armeni

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