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Muro crollato e blackout
Al freddo e al buio per ore

Messa in sicurezza del muro dopo il  crollo. FOTO STUDIOSTELLA-CISCATOIl cavo provvisorio posato dopo il crollo dai tecnici Enel. STUDIOSTELLA
Messa in sicurezza del muro dopo il crollo. FOTO STUDIOSTELLA-CISCATOIl cavo provvisorio posato dopo il crollo dai tecnici Enel. STUDIOSTELLA
Messa in sicurezza del muro dopo il  crollo. FOTO STUDIOSTELLA-CISCATOIl cavo provvisorio posato dopo il crollo dai tecnici Enel. STUDIOSTELLA
Messa in sicurezza del muro dopo il crollo. FOTO STUDIOSTELLA-CISCATOIl cavo provvisorio posato dopo il crollo dai tecnici Enel. STUDIOSTELLA

Crolla una parte di muro di uno stabile fatiscente e in disuso di proprietà della parrocchia del Duomo di Thiene. I calcinacci cadono su un cavo della luce e abitazioni e negozi di via Colleoni si ritrovano, per oltre sei ore, senza corrente elettrica. Danni non indifferenti, anche per i guasti causati a elettrodomestici, materiale informatico e altre attrezzature per un conseguente sbalzo di corrente.

L'episodio è avvenuto mercoledì verso le 14, quando un boato ha fatto subito pensare il peggio alle clienti del Salone “La Griff” di via Roma che hanno visto la scena in diretta, in quanto parte del negozio ha la visuale proprio sul fabbricato della parrocchia. «Ero di spalle rispetto alla vetrata, ma la signora che stavo seguendo ha visto tutto ed è addirittura sbiancata - racconta la titolare Santina Soldà - I calcinacci hanno quasi tranciato il cavo dell'Enel che sta a pochi metri dal mio negozio e anche se io non ho avuto ripercussioni, so che molte abitazioni ed esercizi commerciali di via Colleoni sono rimasti al buio per ore».

«La luce si abbassava e poi si alzava di colpo, sembrava stesse per arrivare il terremoto, ho avuto paura», dichiara Francesca Tezza, residente in un condominio di via Colleoni che ospita cinque famiglie e che si è ritrovata con la lavatrice in tilt e senza riscaldamento, con disagi fino a ieri. Situazione ben peggiore per Sara Munaretto, una dei residenti della via. «Quando è accaduto il fatto ero al lavoro, quindi la sera quando sono rientrata a casa ho trovato un vero disastro. Forno, forno a microonde, macchinetta del caffé, caldaia, televisore, modem, decoder, computer, stereo, aspirapolvere ricaricabile che si muove autonomamente, due telecamere: tutto fulminato. Addirittura i caricabatteria sono esplosi».

Anche i negozianti della via, come Rehanul Hassan proprietario del “Best Kebab”, ha avuto problemi. «Ho perso tanti clienti, un intero pomeriggio e una serata di lavoro andati in fumo», spiega.

«Il blackout di mercoledì mi ha creato tantissimi disagi nonostante il pomeriggio il negozio sia chiuso - aggiunge Ornella Papa, titolare del negozio di sanitaria e ortopedia - Mi sono ritrovata con il registratore di cassa e il computer fuori uso. E non funziona neppure il telefono. In questa via abitano i miei genitori che sono rimasti in casa per molte ore privi di elettricità e con il blocco della caldaia».

Molto dispiaciuto per quello che è successo mons. Don Livio Destro parroco del Duomo. «Il fabbricato è uno stabile vecchio che è stato acquistato una quindicina di anni fa - spiega - con l'intento di demolirlo, ma non è stato possibile farlo in quanto esiste un vincolo storico che ne impedisce l’abbattimento. Già mercoledì pomeriggio è intervenuta una ditta specializzata per mettere in sicurezza lo stabile. Sono rammaricato per i disagi causati».

Silvia Dal Maso

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