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Movida in centro «Ora vigilantes anti-aggressioni»

Avviata la proposta di un servizio di security tra i bar del centroIn allarme i baristi che lavorano fino a tarda sera dopo i vari episodi tra cui quello all’osteria Dal Conte.  CISCATO
Avviata la proposta di un servizio di security tra i bar del centroIn allarme i baristi che lavorano fino a tarda sera dopo i vari episodi tra cui quello all’osteria Dal Conte. CISCATO
Avviata la proposta di un servizio di security tra i bar del centroIn allarme i baristi che lavorano fino a tarda sera dopo i vari episodi tra cui quello all’osteria Dal Conte.  CISCATO
Avviata la proposta di un servizio di security tra i bar del centroIn allarme i baristi che lavorano fino a tarda sera dopo i vari episodi tra cui quello all’osteria Dal Conte. CISCATO

Buttafuori e vigilantes per vegliare sull'incolumità di avventori e baristi. Se il folle morso di tysoniana memoria andato in scena prima di Pasqua all’osteria Dal Conte, in centro a Thiene, è certo un caso eclatante e unico, o quasi, le discussioni, i bisticci, le liti e le risse “da bar” sembrano invece essere tutt'altro che straordinari, in città, come ovunque vi siano locali notturni. E per questo proprio dall'osteria di corso Garibaldi, di recente scottata dall'aggressione senza precedenti a uno dei suoi barman, arriva l'idea di disporre un controllo con guardie in borghese per tutelare la vita notturna thienese. «Ne ho parlato con alcuni colleghi che si sono detti d'accordo con me - spiega Toni Conte - L'idea è di avere un paio di uomini, non in divisa, che girino tra i locali del centro storico per evitare problemi». Un servizio di vigilanza privata insomma che, nel weekend e durante eventi e feste particolarmente affollate, si assuma il compito di assicurare che tutto fili liscio, stroncando sul nascere le tensioni e ponendo un freno ai comportamenti molesti. Come quello che ha portato all'attacco violento, con lesioni permanenti all'orecchio sinistro, al giovane barista dell'osteria, venerdì 31 marzo, ma anche come l'esplosione d'ira di un cliente che, la sera di Pasqua, ha mandato in frantumi una vetrinetta al vicino bar Buzzolan: «La situazione per chi lavora di sera e di notte sta diventando pesantissima - conferma Luca Fontana, uno dei soci del bar che affaccia su piazza Chilesotti - Appoggio il progetto di Toni Conte. Le forze dell'ordine ci sono ma non possono stare dietro a quello che succede nei locali, dove tra mezzanotte e l'una parecchie persone cominciano a essere su di giri, il più delle volte stranieri». D'accordo anche Matteo Grandis dello Shelter, in piazzetta Montello: «È vero che chiudiamo prima (a mezzanotte), ma abbiamo avuto a che fare anche noi con un personaggio alterato, quindi se serve a garantire la sicurezza noi siamo favorevoli a far pattugliare i bar». Scettici sul piano di monitoraggio della movida invece i titolari dei bar che lavorano di giorno. Al bistrò “Al Corso”, Nico Bonollo liquida come «evento sporadico», il fattaccio avvenuto all'osteria Dal Conte: «Capisco che facciano orari diversi dai nostri e in cui certe situazioni possono verificarsi ma, sinceramente, non credo ci sia quest'emergenza sicurezza». Ancor più netto, tanto da respingere categoricamente la proposta è Basilio Tommasini, titolare del caffè Carducci: «Quello dell'altra sera all’osteria Dal Conte è stato solo un episodio isolato, non vedo la necessità di vigilantes, ora e spero mai». «È stato un singolo episodio», aggiunge Fraco Benvegnù direttore Ascom. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Giulia Armeni

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